CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Information & Communication Technology

Cerca nel blog

giovedì 15 ottobre 2015

La rivoluzione digitale: nuova leva per l'attrattivita' dei distretti industriali


A Modena l’annuale conferenza G.R.O., promossa dall’Associazione per lo Studio dell’Impresa in collaborazione con EY e lo Studio Legale Tullio&Partners, mette a confronto l'imprenditoria italiana e i fondi di investimento sul tema dei nuovi modelli di sviluppo digitale.


Modena, 15 ottobre 2015 -  Il sistema dei distretti industriali, fondato sulla tradizione e sulla condivisione dei molteplici know how tra PMI geograficamente vicine, si deve oggi confrontare con il processo di globalizzazione, una sfida che le imprese possono superare anche grazie all'applicazione di nuovi modelli di sviluppo digitale. 

Questi i temi discussi oggi presso la sede della Camera di commercio di Modena, nel corso dell'incontro “La rivoluzione digitale, nuova leva per l’attrattività dei distretti industriali”, annuale appuntamento promosso dal Centro Studi G.R.O., Associazione per lo Studio dell’Impresa, in collaborazione con EY e lo Studio Legale Tullio & Partners.

Prof. avv. Antonio Tullio, Presidente del G.R.O., commenta:  “Occorre prendere coscienza che siamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione, di un nuovo terzo tipo di capitalismo, dopo quello mercantile e quello industriale, nel quale la spinta arriva dal cosiddetto “Internet delle cose”. Lo sviluppo delle tecnologie digitali sta trasformando velocemente i modelli di business e rivoluzionando i costumi della società. Per questi motivi la conferenza annuale del G.R.O. è stata dedicata a tali riflessioni ed ai risvolti che la terza rivoluzione industriale in atto può determinare anche ai fini dell’attrattività degli investimenti nelle imprese, cogliendo quelle opportunità che possono derivare dalla necessità di allocare i capitali in un contesto, quale quello attuale, che registra un rendimento obbligazionario in flessione, per i bassi tassi di interesse”.

La giornata, divisa in due sessioni, ha coinvolto nella mattinata i protagonisti dell'imprenditoria italiana e i rappresentanti dei più importanti fondi di investimento del panorama internazionale, chiamati a parlare di modelli di sviluppo necessari alle PMI italiane per far fronte ad una crescente domanda di Made in Italy e ad un export in costante aumento.

Le case-history di aziende che hanno adottato modelli di business innovativi e presentate nel corso della tavola rotonda hanno dimostrato quanto il digitale rappresenti un fondamentale driver di crescita e possa impattare positivamente su molteplici aspetti. In particolare sullo sviluppo dell'export, grazie al supporto di strumenti come l'e-commerce, sulla nascita di nuove opportunità di lavoro e conseguente creazione di nuove figure professionali.
A fronte di questo, gli attori che oggi sono chiamati a valutare nuove opportunità di investimento, non possono prescindere dall'analizzare lo sviluppo digitale dei diversi mercati di riferimento.

Secondo gli ultimi dati del Digital Economy Society Index dell'Unione Europea, che offre una puntuale mappatura sullo stato di digitalizzazione dei paesi membri dell'Unione, l'Italia resta ancora fanalino di coda per connettività, utilizzo di internet, capitale umano. 

Tuttavia nuove applicazioni che si osservano soprattutto in ambito delle green technologies, nelle biotecnologie e nella meccanica, stanno aprendo la via, anche nel nostro paese, verso nuovi modelli di sviluppo dove il digitale svolge un ruolo predominante. Si tratta di un cambiamento che può generare benefici su molte altre imprese fungendo da veicolo per una nuova consapevolezza di questi strumenti. In questa direzione ecco che il ruolo svolto dai distretti industriali diventa strategico perché possono offrirsi come laboratori di sperimentazione dove il sapere tradizionale si fonde con il ricorso a tecnologie nuove, spesso nel campo delle ICT.

Andrea Guerzoni, EY EMEIA Transaction Advisory Services Leader, commenta: "La digitalizzazione è uno strumento fondamentale per ottimizzare processi, presidiare mercati internazionali, rimanere competitivi in una società che è sempre più iperconnessa. E' una leva per aumentare fatturato e redditività ed è una esigenza immediata per chiunque faccia impresa. Eppure l'Italia ha ancora molta strada da fare in materia di digitalizzazione e anche le aziende devono fare molto di più. E' quindi necessario e urgente includere il digitale nelle strategie di crescita per le imprese e per il Paese; in questo senso i distretti industriali, bacino di condivisione di know-how e best practice, possono essere di esempio adottando modelli innovativi".

Luca Grivet Foiaia, Partner EY Advisory,  aggiunge: "Ci troviamo di fronte ad una incoraggiante ripresa dell'interesse da parte di investitori esteri nei confronti delle eccellenze e di quell'insieme di know-how ed expertise che le aziende italiane hanno dimostrato di avere. L'adozione di modelli di sviluppo digitale, ormai applicati su larga scala a livello globale, è però un percorso obbligato. Digitalizzare significa innovare su due fronti: quello dei prodotti - servizi e quindi del modello di business ma anche quello interno dei processi in senso esteso dalla produzione alla distribuzione. Pensiamo alle enormi potenzialità dell'e-commerce, strumento dell'internazionalizzazione che permette di muoversi sui mercati globali".

I nuovi orizzonti della gestione della crisi d’impresa sono stati il fulcro della sessione pomeridiana grazie al confronto tra massimi esponenti del diritto. In particolare sono stati affrontati temi quali: gli strumenti di gestione da utilizzare in caso di crisi e  le nuove norme sulle ristrutturazioni; messi a confronto con esempi statunitensi. Giudici italiani ed internazionali hanno arricchito la discussione attraverso le loro testimonianze.

I protagonisti del convegno sono stati: Antonio Tullio, presidente del G.R.O., Andrea Guerzoni, EMEIA Transaction Advisory Services Leader di EY, Stefano Sostero, Managing Director Muzinich, Marco Giuseppini, Director Mandarin Capital Partners, Mirco Dilda, Partner Argos Soditic, Livio Zanotelli, Senior Investment Manager DBAG, Andrea Bedosti, Senior Vice President Foton Lovol, Luca Grivet Foiaia, Partner EY, Alberto Chiesi, Presidente Chiesi Farmaceutici, Alberto Vacchi, Presidente Ima e Unindustria Bologna, Cecelia Morris, Presidente Bankruptcy Court New York, Catherine Ottaway, Partner di Hoche Société d’Avocats Paris, Luciano Panzani, Presidente Corte d’Appello di Roma, Vittorio Zanichelli, Presidente Tribunale di Modena, Antonio Didone, Consigliere Prima Sezione Civile Corte di Cassazione, Laura De Simone, Giudice fallimentare Tribunale di Mantova e Renato Rordorf, Presidente Sezione della Corte di Cassazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *