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giovedì 9 marzo 2017

Pagamenti Digitali. Apple Pay in Italia: lo smartphone come nuova carta di credito | Commento Osservatori Politecnico di Milano



Apple Pay arriva in Italia. Cosa faranno, adesso, le banche?

di Valeria Portale, Direttore Osservatorio Mobile Payment & Commerce  

 

La notizia è di queste ore: Apple Pay, il sistema sviluppato dall'azienda di Cupertino per effettuare pagamenti direttamente con iPhone o Apple Watch nei negozi, arriva in Italia. Un annuncio atteso da tempo, dato che il servizio è stato lanciato negli Usa nel 2014 e poi progressivamente esteso in Australia, Canada, Cina, Francia, Giappone, Hong Kong, Nuova Zelanda, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Svizzera. Adesso Apple ha deciso di puntare sul nostro Paese, e lo ha rivelato  attraverso il suo sito ufficiale. Le tempistiche del lancio non sono chiare, ma nel comunicato è scritto "in arrivo", quindi potrebbe essere questione di giorni.

In sostanza, quello che potranno fare i possessori di iPhone è associare allo smartphone le carte di credito Visa e Mastercard e i circuiti bancari UniCredit, Carrefour Banca e Boon. Per ora i membri della partnership sono questi, ma non è escluso che ne subentreranno dei nuovi più avanti.

Il servizio, come detto, funziona nei negozi fisici. Avvicinando il telefono al terminale come fosse una carta contactless, si darà l'ok al pagamento. Per evitare sventure, è necessario che lo smartphone riconosca il proprietario. E ciò sarà possibile con l'attivazione del touch ID.

 

Cosa dobbiamo aspettarci

Il servizio di pagamento rapido di Apple è il primo a sbarcare nel nostro Paese. E molto probabilmente Samsung Pay e Android Pay seguiranno a ruota. L'Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano ha analizzato il settore all'interno del report "Il Mobile Payment & Commerce alla conquista del mondo", che sarà presentato domani (9 marzo). Ci troviamo davanti a un settore composto da diversi attori: dai produttori di telefoni (Apple, Huawei, Samsung, Xiao- mi), ai fornitori di sistemi operativi (Android e Microsoft), fino agli operatori telefonici (Vodafone). Un quadro variegato, dunque. Quello che accomuna tutti è la scelta della tecnologia NFC.

È prematuro, adesso, decretare vincitori e vinti. Ma è molto interessante capire quale sarà la risposta delle banche, smaniose di non perdere il presidio dei loro clienti. Per questo dobbiamo attenderci (e sta già succedendo) una risposta bancaria forte in ambito Mobile Wallet. Una risposta che può essere fatta da collaborazione con gli attori dell'ecosistema Mobile, ma anche da progetti autonomi. La concorrenza è agguerrita. E se vi state chiedendo se c'è spazio per tutti, la risposta è no. Siamo davanti ad attività dove i margini unitari sono estremamente ridotti e dove la scala è di conseguenza un differenziale competitivo importante. Per questo, nel giro di qualche tempo, emergeranno con chiarezza i vincitori e i vinti.



La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell'economia, del management e dell'industrial engineering, che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. La Scuola ha ricevuto nel 2007 il prestigioso accreditamento EQUIS. Dal 2009 è nella classifica del Financial Times delle migliori Business School d'Europa. Nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA per i programmi MBA e Executive MBA. Dal 2014, la Scuola è membro di UniCON, PRME e Cladea. La Scuola può contare su un corpo docente di più di duecento tra professori, ricercatori, tutor e staff e ogni anno vede oltre seicento matricole entrare nel programma undergraduate. Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master.
Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) nascono nel 1999 con l'obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale per favorire lo sviluppo del Paese. La Vision che guida gli Osservatori è che l'Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese. La Mission degli Osservatori è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l'offerta di innovazione digitale in Italia. Gli Osservatori sono oggi un punto di riferimento qualificato sull'innovazione digitale in Italia che integra attività di Ricerca, Comunicazione, Formazione e una Community sempre più ampia di professionisti. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business Intelligence, Cloud & ICT as a Service, Cloud nella PA, Contract Logistics, Digital Finance, Digital Transformation Academy, Digital Insurance, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise Application Governance, Export, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Progettazione e PLM (GeCo), Gioco Online, HR Innovation Practice, Hubility/Multicanalità, Industria 4.0, Information Security & Privacy, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, Innovazione Digitale nel Turismo, Internet Media, Internet of Things, Mobile B2c Strategy, Mobile Banking, Mobile Payment & Commerce, Professionisti e Innovazione Digitale, Smart Agrifood, Smart Working, Startup Hi-tech, Startup Intelligence, Supply Chain Finance.





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