La tecnologia non ha confini. L'Ipecc-Cnr di Faenza ha realizzato un congegno per garantire la ricarica di qualsiasi dispositivo per la telefonia mobile, semplicemente, agitandolo. Si tratta di un sistema piezoelettrico, ovvero di una ceramica formata da piombo, zircone e titanio, installata sotto la tastiera del telefonino. Gianluca Poli, ingegnere dell’Ipecc-Cnr, ha spiegato la sua invenzione in questo modo: “Quando vengono compressi i tasti si genera energia che viene incanalata nel sistema piezoelettrico posto sotto alla tastiera. All’interno del congegno c’è un circuito che “butta”, ovvero che incanala l’energia direttamente alla batteria”. Un altro convertitore cinetico di energia sarà collocato sulla copertura in plastica dei cellulari. La tecnologia, ancora in fase di sperimentazione, ha dato già i primi risultati: secondo i test effettuati, lo “shakeraggio” dovrebbe garantire, ogni giorno, dagli 8 ai 15 minuti di ricarica.
Insomma, lo scopo potrebbe essere quello di garantirci la possibilità di una chiamata di emergenza in situazioni critiche, senza il caricabatteria.
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