Insem Spa, azienda leader
nel marketing digitale in Italia, ha
appena inaugurato un osservatorio
interno sulla web reputation, per il monitoraggio della reputazione online
delle aziende clienti. Questa attività ci ha permesso di ricostruire le
dinamiche connesse alle recensioni
diffamatorie consentendoci di stilare un vademecum per arginare le ripercussioni che esse hanno sulla
percezione delle aziende da parte degli utenti.
Il web 2.0 è uno spazio
libero dove accade di tutto e dove possono girare senza alcun controllo,
contenuti di qualunque tipo, spesso anche diffamatori o offensivi nei confronti
delle aziende. Proprio perché i controlli e le segnalazioni non agiscono subito,
le recensioni negative, i commenti
mirati a distruggere la reputation online delle aziende, a torto o a ragione, possono
continuare a girare generando un notevole tam tam mediatico. Il web è anche il
luogo dei contatti veloci: velocità nella lettura dei contenuti, velocità nella
fruizione di immagini, per la ricerca di prodotti e servizi di cui si ha
bisogno. La pubblicazione di recensioni
negative e diffamatorie può anche
diventare, quindi, uno strumento da utilizzare per ledere l’immagine di
un’azienda seria e rispettabile.
Insem Spa, che questi
meccanismi li conosce bene, nell’ambito del neonato Osservatorio sulla Web Reputation, ha messo a punto un vademecum per guidare le aziende a
difendersi dalle recensioni diffamatorie
sul web, cercando di arginare un fenomeno in grado di distruggere in pochissimo
tempo la reputazione online anche di aziende prestigiose.
I nostri consigli riguardano
soprattutto l’attività di monitoraggio, identificazione e segnalazione delle
recensioni.
Prima di tutto, quando un
utente cerca informazioni su un’azienda ne digita il nome: nei risultati delle SERP, compariranno quindi non solo il
sito web aziendale, ma anche tutte le notizie pertinenti relative all’azienda,
tra cui, anche le eventuali recensioni,
negative, posticce e diffamatorie
che siano.
Per migliorare i risultati
della ricerca, è possibile anche digitare il nome dell’azienda affiancato alla parola recensioni
e controllare i risultati. A questo punto scatta il vero e proprio monitoraggio
sulle recensioni diffamatorie.
Infatti bisogna saper distinguere una recensione negativa, fondata su dati
reali e provabili, a cui l’azienda dovrebbe prontamente rispondere per cercare
di rimediare in qualche modo, dalle recensioni puramente diffamatorie, magari
corredate anche da insulti ed espressioni offensive. In questo caso, bisogna
identificare la piattaforma su cui le recensioni sono state registrate e
richiederne la rimozione, cercando di risalire all’autore.
In ultima analisi, se il
portale si rifiutasse di collaborare, esiste lo strumento di tutela legale,
come la querela, ma è l’ultima spiaggia.
Ma si sa, la miglior difesa è
l’ ”attacco”, per cui oltre a limitarsi ad un’azione di controllo e
segnalazione delle recensioni negative ogni azienda che intenda migliorare la propria reputazione online
dovrà attivarsi concretamente attraverso la creazione di nuovi contenuti che ne mettano in risalto i lati positivi
promuovendone sul web i punti di forza. A questo punto entra in gioco
l’attività di article marketing e link popularity, un modo per far girare
nuove informazioni sulle aziende in maniera periodica. Anche i blog e la condivisione delle
informazioni sui Social Network rivestono un ruolo molto importante con
l’elaborazione di contenuti sempre aggiornati e pertinenti al settore di
riferimento, che facciano da “ancora” agli interessi e alle esigenze degli
utenti.
Infine, esattamente come
Insem Spa ha sperimentato con il suo Osservatorio
sulla web Reputation, avere uno staff che si occupi di sorveglianza sul
web, in grado quindi di rilevare eventuali recensioni
diffamatorie, è importante per difendere in maniera preventiva la propria reputazione
online da attacchi indiscriminati e
incontrollati, frutto spesso di strategie concorrenziali scorrette e
aggressive.
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