Come si misura il
valore dei dati? Come giudicare se un'operazione di apertura del patrimonio informativo ha raggiunto gli obiettivi di sviluppo del tessuto economico del territorio che l'agenda digitale europea si prefigge?
Non è affatto scontato, infatti, che, nel momento in cui viene reso disponibile, il dato open automaticamente generi trasparenza, accountability, sviluppo economico e tutto quello che abbiamo ipotizzato in questi ultimi anni. Questo perché c'è una distanza ancora molto forte tra i dati così come vengono rilasciati e come invece servirebbero veramente agli utilizzatori finali. Occorre creare quindi una catena di valore del dato che semplifichi la complessità dei dati trasformandoli in informazione immediatamente utilizzabile. Occorre intervenire quindi su quello che c'è in mezzo tra il dato così come viene rilasciato e come invece servirebbe per poterlo render fruibile. L'evento del 27 maggio parte da queste considerazioni per proporre casi concreti che hanno posto l'attenzione sulla qualità e sulle caratteristiche necessarie ai dati per generare valore. L'open data è un processo che ha un costo e che richiede una continuità nell'impegno della struttura amministrativa, ma soprattutto della politica. Se non vogliamo che l'entusiasmo la vitalità e l'impegno economico che le amministrazioni di tutto il Paese hanno dimostrato in questi anni sul tema dell'open data si esaurica come è successo a molti processi di innovazione in ambito pubblico, occorre porre attenzione all'aspetto del ritorno dell'investimento.
Coordina Gianni Dominici
Direttore generale - FORUM PA
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Introduce Michele Benedetti
Dipartimento di Ingegneria Gestionale - Politecnico di Milano
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Intervengono Gianluigi Cogo
AD Veneto e responsabile del progetto #pmicloud
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Francesco Loriga
Amministratore unico - LAIT
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Salvatore Marras
Responsabile Ufficio per l'Innovazione digitale - Formez PA
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Giovanni Menduni
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale - Politecnico di Milano
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Maurizio Napolitano
Fondazione Bruno Kessler Trento
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Paolo Nesi
Università di Firenze
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La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi on line
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