Cloud backup and Recovery? La principale preoccupazione si chiama rischio
I dati di una ricerca condotta da Commvault
Milano, 8 aprile 2019 – Commvault, azienda leader nel software per la gestione dei dati in ambiente cloud e on premises, ha reso noti i dati di una ricerca condotta da TechValidate su un campione di 261 clienti cloud dell'azienda, lo scorso aprile 2018, e dedicata al tema del backup and recovery nel cloud.
Quando si parla di cloud backup and recovery, qual è la principale preoccupazione per un'organizzazione? Nel 79% dei casi, l'attenzione si concentra sul rischio.
Negli scenari che tendenzialmente preoccupano di più, il rischio – e un ripristino rapido da questo rischio – è una fonte importante di inquietudine per i responsabili IT.
Il cloud backup and recovery è una priorità
In una survey condotta recentemente sui clienti cloud* di Commvault, è stata posta questa domanda: "Quando si parla di protezione dei dati nel cloud, qual è l'argomento che preoccupa maggiormente la vostra organizzazione?"
Le risposte più frequenti affrontano situazioni in cui l'organizzazione si trova esposta al rischio:
• Il 36% degli interpellati sono preoccupati dal disasterrecovery. Che si tratti di un disastro naturale, come un uragano o un allagamento, o di qualcosa di più comune, come un blocco hardware, il disaster recovery è una priorità.
• Il 26% degli intervistati si preoccupa dei cloud data breach. Se i cloud pubblici hanno solitamente eccezionali dotazioni di sicurezza, proteggere dati e workload specifici è compito dell'azienda stessa.
• Il 17% ha indicato come priorità il ransomware. Gli attacchi cyber possono prendere i dati in ostaggio oppure bloccare definitivamente i server, motivo per cui i professionisti IT considerano il ransomware tra le loro preoccupazioni.
Le principali tre indicazioni totalizzano il 79% delle risposte, e riguardano tutte il problema comune del rischio.
Gli strumenti attuali di cloud backup and recovery contribuiscono a ridurre il rischio?
Quando si parla di eventi di rischio, soluzioni puntuali o strumenti singoli nativi per il cloud possono non essere sufficienti.
I fornitori nativi cloud permettono ai dati e ai workload di restare ed essere utilizzabili costantemente online, ma i loro strumenti attuali sono necessariamente pensati per rispondere a SLA in tema di enterprise data recovery. Molti strumenti nativi richiedono processi manuali, indicazioni da seguire e creazione di script. Gli strumenti nativi spesso richiedono un intervento umano che può portare a errori, come l'esposizione di dati o addirittura il fallimento dei processi.
I prodotti puntuali di backup spesso hanno problemi in sede di recovery. Se per recuperare un singolo file si deve effettuare il ripristino di un'intera macchina virtuale, l'impegno in termini di tempo e lavoro può risultare eccessivo.
Altri prodotti puntuali non ripristinano i dati in un formato utilizzabile. In caso di rischio, l'obiettivo di un ripristino rapido è quello di tornare immediatamente a usare i dati. perché quindi mettere a rischio il business con processi di recovery non adeguati?
* Ricerca Condotta da TechValidate su un campione di 261 clienti cloud di Commvault, aprile 2018.
Commvault
Commvault è leader riconosciuto in tema di data backup and recovery.
La piattaforma convergente Commvault per il data management ridefinisce il significato di backup per l'azienda che guarda avanti, tramite soluzioni in grado di proteggere, gestire e utilizzare l'asset più importante – i dati.
Il software, le soluzioni e i servizi Commvault sono disponibili direttamente direttamene dall'azienda e tramite un ecosistema globale di partner consolidati.
Commvault impiega oltre 2.500 professionisti specializzati in grado di coprire il mercato globale, è quotata in borsa presso il NASDAQ (CVLT) e ha la sua sede centrale a Tinton Falls, negli Stati Uniti.
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