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martedì 31 marzo 2020

Expert System si unisce alla lotta contro il COVID-19. Da oggi accesso gratuito a Clinical Research Navigator (CRN), applicazione basata sull' intelligenza artificiale

Expert System si unisce alla lotta contro il COVID-19

Da oggi accesso gratuito a Clinical Research Navigator (CRN), un'applicazione basata sull' intelligenza artificiale che consente ai ricercatori biomedici e scientifici di cercare, filtrare e fare controlli incrociati di informazioni critiche presenti nei principali database di studi clinici, pubblicazioni scientifiche nonché flussi di dati provenienti da fonti aperte e social media. Aggiornata e arricchita in tempo reale, CRN è accessibile come SaaS su cloud tramite una semplice procedura di registrazione in due click su www.clinicalresearchnavigator.ai

Rockville, Modena, 31 marzo 2020Expert System si unisce alla lotta contro il COVID-19 fornendo ai ricercatori biomedici di tutto il mondo libero accesso alla sua applicazione di intelligenza artificiale Clinical Research Navigator (CRN), a partire da oggi e fino almeno al 1° luglio 2020. CRN contiene un set di dati strutturato in tempo reale di oltre 100 milioni di documenti e informazioni di riferimento su 12 milioni di ricercatori clinici, fornendo agli scienziati della ricerca biomedica una piattaforma unica accessibile su clinicalresearchnavigator.ai per scoprire informazioni utili a supporto delle attività di ricerca. I dati disponibili sono costantemente strutturati e aggiornati ed è possibile effettuare ricerche tra malattie, farmaci, meccanismi d'azione, organizzazioni, ricercatori e aree geografiche. 
Per accedere a Expert System CRN, invia un'email a CRN@expertsystem.com.

Come funziona CRN
CRN monitora costantemente ed estrae contenuti biomedici provenienti dal più ampio e completo set di fonti come pubblicazioni Medline, studi clinici, ricerche finanziate dal National Institute of Health (NIH), brevetti USA, notizie e persino flussi di social media. Aggrega informazioni presenti in milioni di documenti scientifici e comunicati stampa, strutturando il contenuto in un'interfaccia semplice e intuitiva e consentendo ricerche drill-down a più livelli e in tutti i campi disponibili.
 
Grazie a un'avanzata capacità di comprensione del linguaggio naturale (Natural Language Understanding) è possibile riconoscere termini come "COVID 19", "Coronavirus" e "SARS-CoV-2", inserendoli nel contesto di riferimento per ottenere risultati più completi e pertinenti. Le ricche funzionalità di drill-down e di filtro di contenuti consentono poi ai ricercatori di identificare le principali sperimentazioni cliniche, i progetti di ricerca finanziati, i principali ricercatori e gli studi correlati, e persino di mappare i network di collaboratori coinvolti nella ricerca.

"Per affrontare un'emergenza sanitaria globale senza precedenti come il COVID-19, c'è un urgente bisogno di avanzate tecnologie di intelligenza artificiale in grado di aiutare i ricercatori ad accelerare la loro ricerca di terapie e diagnostica", ha affermato Christophe Aubry, Executive Vice President di Expert System Enterprise. "CRN consente ai ricercatori medici, coinvolti in prima linea nella ricerca di trattamenti, di disporre di un potente strumento di intelligenza artificiale che offre un accesso strutturato, intuitivo e in tempo reale alle attività di ricerca che si svolgono in tutto il mondo."

Walt Mayo, Group CEO di Expert System, ha aggiunto "CRN offre una prospettiva globale a qualsiasi ricercatore, in qualsiasi area geografica, per reperire informazioni utili su praticamente tutte le attività di ricerca medica, ovunque siano intraprese. Avendo la nostra sede in Italia, comprendiamo in prima persona l'impatto devastante di COVID-19 e vogliamo dare in mano quest'arma a quanti più ricercatori possibile, fornendo un accesso semplificato, immediato e gratuito a CRN".
 


Expert System
Leader nel mercato del cognitive computing e della text analytics, Expert System offre le più innovative soluzioni di intelligenza artificiale per l'automazione dei processi e la gestione delle informazioni. Attraverso la tecnologia Cogito®, basata sulla combinazione di comprensione semantica e machine learning, assicuriamo a partner e clienti l'acquisizione delle conoscenze strategiche per accelerare i processi decisionali e massimizzare il ROI: dal customer care alla compliance, dalla gestione dei profili di rischio alla security e all'intelligence.  Fra i principali clienti del Gruppo, con sedi in Italia, Francia, Spagna, Germania, UK, USA e Canada, aziende e organizzazioni governative: Zurich Group, Lloyd's of London, AXA XL, Intesa Sanpaolo, Gruppo Eni, Generali, Sanofi, ecc. La società è quotata sul mercato AIM di Borsa Italiana dal 2014 (EXSY:MIL).


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lunedì 30 marzo 2020

RELATECH: BIG DATA, IoT e MACHINE LEARNING PER L’AUTOMAZIONE E L’EFFICIENTAMENTO DEI PROCESSI CORE NEL SETTORE UTILITIES

RELATECH: BIG DATA, IoT e MACHINE LEARNING PER L'AUTOMAZIONE E L'EFFICIENTAMENTO DEI PROCESSI CORE NEL SETTORE UTILITIES

CHURN RATE PREVENTION ANALYSIS, PER IDENTIFICARE I CLIENTI CON MAGGIORE PROBABILITÀ DI ABBANDONO
DATA-DRIVEN ANALYSIS, PER INDIVIDUARE COMPORTAMENTI RITENUTI ANOMALI DA PARTE DEL CLIENTE

Milano, 30 marzo 2020 - Relatech S.p.A., Digital Solution Company e PMI innovativa quotata sul mercato AIM Italia (Ticker: RLT), pioniera in Italia nelle innovative tecnologie Digital Enabler, comunica di aver avviato un progetto per l'automazione e il potenziamento dei processi aziendali per un importante cliente di standing internazionale attivo nel settore utilities, attraverso l'utilizzo delle più moderne e sfidanti tecnologie di frontiera, quali Big Data, Iot e Machine Learning.

Potendo contare sulla solidità della propria piattaforma digitale Cloud-based RePlatform, che racchiude al suo interno framework, metodologie e competenze a supporto della trasformazione digitale delle aziende, Relatech è stata in grado di offrire al cliente un valido sistema per massimizzare la gestione delle utenze e la raccolta in real-time dell'enorme mole di dati generata dai numerosi dispositivi che l'azienda possiede su tutto il territorio nazionale.

La prima fase di progetto, attualmente in corso e basata su tecnologie abilitanti, quali Big Data e Iot, prevede le customizzazioni necessarie per rispondere a esigenze quali:

 Snellimento e Ottimizzazione dei processi core del cliente
 Analisi in real-time dei dati disponibili come mole significativa e in continuo aggiornamento 
 Massimizzazione dei processi di vendita e fatturazione

Al termine di questa prima fase, l'efficientamento stimato è di oltre il 70%.
Con la seconda fase del progetto, grazie all'impiego di algoritmi realizzati da Relatech basati sul Machine Learning, sarà possibile monitorare e fidelizzare la clientela. Attraverso le funzionalità avanzate della tecnologia Machine Learning, sarà possibile elaborare la c.d. churn rate prevention analysis, ovvero identificare i clienti con maggiore probabilità di abbandono. Inoltre, utilizzando un approccio di data-driven analysis, saranno i dati ad individuare comportamenti ritenuti anomali da parte del cliente, attivando processi di alert su possibili propensioni al churn nonché attivazione di servizi e campagne marketing dedicate.

Silvio Cosoleto, Vice President of Sales Relatech, commenta "Relatech ha sempre creduto nelle potenzialità di Big Data, Iot e Machine Learning, investendo su queste tecnologie già da anni e collaborando con centri universitari e CNR. Un lavoro sinergico avviato sin dagli albori con investimenti e collaborazioni strategiche, ha reso possibile la realizzazione di RePlatform su cui poter costruire soluzioni dedicate. La nostra attività di ricerca è il fulcro delle nostre innovazioni e continuerà ad esserlo ora più che mai. Le tecnologie Digital Enabler sono necessarie per tutte le aziende che intendono tutelare i propri volumi o accrescerli, anche incrementando la propria visibilità sul mercato. In quest'ottica Relatech mette a disposizione le proprie competenze e i propri asset di player digitale, per tutti coloro che percepiscono l'Open Innovation come strumento necessario per innovare non solo la tecnologia, ma anche a ideare nuovi processi, prodotti, servizi o modelli a sostegno del proprio business".

Relatech (ticker RLT ISIN IT0005371874), Digital Solution Company quotata su AIM Italia dal giugno 2019, è presente sul mercato con soluzioni innovative dedicate alla digital transformation delle imprese. Relatech è una PMI innovativa focalizzata su clienti che ricercano le soluzioni più innovative, diventando partner strategico per la digitalizzazione e i servizi ICT. Relatech investe costantemente in innovazione con un'ampia attività di R&D svolta internamente enumerose partnership con le principali Università italiane ed enti di Ricerca. Grazie alla piattaforma digitale RePlatform cloud-based, sviluppa soluzioni nei quattro ambiti tecnologici ad elevata crescita: digital customer experience e marketing automation, artificial intelligence e big data analytics, cybersecurity e blockchain, internet of things e industria 4.0.

L'impennata dell'Home Office: 3 consigli per la sicurezza

L'impennata dell'Home Office: 3 consigli per la sicurezza

Flowmon propone alcune raccomandazioni chiave per mantenere la rete aziendale sicura e funzionante

Milano, 27 marzo 2020 - Molte aziende in questi tempi difficili hanno giustamente chiesto ai dipendenti di lavorare da casa per proteggere la loro salute. Come conseguenza di questa decisione, le caratteristiche del traffico di rete sono mutate radicalmente provocando un cambiamento che comporta una serie di nuove sfide operative e relative alla sicurezza.

Flowmon, fornitore di soluzioni avanzate per il monitoraggio e la sicurezza della rete, partendo dalla propria esperienza diretta in merito a queste problematiche, fornisce alcuni consigli per consentire un'operatività in remoto efficiente e sicura.

1. Garantire una capacità sufficiente alla VPN

La Virtual Private Network è la soluzione ideale per proteggere la connettività remota. Ciò che è cambiato, tuttavia, è che invece di pochi utenti, improvvisamente  si sta connettendo un numero molto elevato di dipendenti. Ma molto spesso le VPN non sono state progettate per elevate capacità. Questo implica che il traffico regolare nei giorni feriali può aumentare anche di dieci volte rispetto al livello abituale. Sebbene la situazione possa variare molto da azienda ad azienda, anche in rapporto alle dimensioni, i principi di base rimangono i medesimi.

. Si parte controllando la struttura del traffico, ovvero quanta capacità viene utilizzata e di cui si ha bisogno in termini di numero di utenti simultanei e la relativa larghezza di banda.

. Se si utilizzano soluzioni con licenza e si stanno esaurendo gli utenti dotati di licenza, contattare il proprio fornitore e verificare se è necessario un aggiornamento in proposito. Molti fornitori offrono in questi giorni un supporto particolare e talvolta una sorta di upgrade gratuito.

. Se la larghezza di banda è limitata a causa di risorse hardware insufficienti, verificare con il proprio rivenditore se è possibile ottenere un aggiornamento  in tempi brevi.

. Alcuni potrebbero avere un server aggiuntivo disponibile e, se si è abbastanza sicuri, è possibile sfruttarlo per la VPN utilizzando ad esempio OpenVPN per accedere al traffico di rete. Soprattutto in una situazione come questa, quando si è sotto pressione, è necessario prestare attenzione alla sicurezza e osservare sempre le migliori practice, come abilitare l'autenticazione a 2 fattori per la VPN.

. Per quanto consentito dalla politica di sicurezza, è possibile configurare le stazioni client per instradare direttamente il traffico Internet, scaricando così parte della capacità VPN, ma introducendo naturalmente alcuni compromessi in tema di sicurezza.

. Infine, occorre istruire i propri utenti ad astenersi dall'utilizzare servizi ad alto volume come YouTube o Netflix.

  

2. Gestire l'utilizzo di uplink

A seconda di come è stata configurata la VPN, si riscontrerà un aumento o un calo nell'utilizzo di uplink Internet. In Flowmon, ad esempio, vengono utilizzate molte applicazioni fornite dal cloud (Google Suite, Salesforce, ecc.), a cui gli utenti accedono direttamente da casa: ciò significa che l'uso dell'uplink Internet all'interno dell'azienda è diminuito e molti dei nostri dipendenti non necessitano dell'accesso VPN. Questo è uno dei vantaggi derivanti dal fatto di essere un'organizzazione moderna abilitata per il cloud.

Tuttavia, se gli utenti utilizzano l'uplink più del solito a causa dell'accesso ai servizi on-premise, è opportuno consultare il proprio ISP. In questo momento molti offrono aggiornamenti temporanei. Inoltre, si possono sempre limitare i servizi consentiti per l'utilizzo, ad esempio bloccando le applicazioni di streaming.

3. Ridurre al minimo i rischi introdotti dai dispositivi personali

Consentire ai dipendenti di lavorare sui propri device personali da casa solleva gravi problemi di sicurezza. Di solito non si ha alcun controllo su questi dispositivi e le politiche di sicurezza diventano estremamente difficili da applicare. In questo caso, occorre considerare i seguenti suggerimenti: 

. Monitorare correttamente il traffico : proseguire il normale monitoraggio quotidiano, ma con una particolare attenzione agli host VPN e al traffico VPN. Tuttavia, come è successo in passato, gli attori delle minacce possono essere molto creativi quando si tratta di sfruttare le questioni sociali globali. Un malware chiamato Emotet ha utilizzato l'emergenza globale generata dal coronavirus per trovare nuove vittime. Quindi, oltre a prendersi cura della nostra salute, vale la pena essere particolarmente vigili anche nel mondo cibernetico, monitorare gli indicatori di compromissione, le anomalie ed evitare i rischi di sicurezza informatica.

. Limitare l'accesso e isolare gli utenti : consentire agli utenti di accedere solo ai dati e ai servizi di cui hanno bisogno nel loro ruolo. In caso di escalation di privilegi da parte di alcuni malware, si potrà ridurre al minimo l'impatto. In ogni caso, se si stanno eseguendo applicazioni SaaS, questo non dovrebbe essere un problema.

. Cercare altri modi per proteggere la comunicazione : un'opzione potrebbe essere quella di utilizzare i servizi terminal, in cui l'utente si collega dal dispositivo personale non protetto attraverso la VPN a, per esempio, un server Windows tramite Remote Desktop Protocol (RDP). Questo server è sotto il controllo dell'azienda e quindi sicuro. Il desktop remoto potrebbe non essere la soluzione migliore dal punto di vista dell'esperienza dell'utente, ma è molto meno rischiosa e abbastanza semplice da configurare e utilizzare.



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giovedì 19 marzo 2020

TECNOLOGIE E SERVIZI GPI A SUPPORTO DELL'APSS TRENTO PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS E GARANTIRE I SERVIZI ORDINARI IN SITUAZIONI STRAORDINARIE

TECNOLOGIE E SERVIZI GPI A SUPPORTO DELL'APSS TRENTO PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS E GARANTIRE I SERVIZI ORDINARI IN SITUAZIONI STRAORDINARIE

 

La task force Coronavirus dell'Azienda sanitaria (Apss) di Trento, con il supporto di GPI, ha recentemente deciso di attivare nuove misure per diminuire le occasioni di contagio da CoViD-19. Da ieri l'accesso ai punti prelievo dell'Apss è possibile solamente con la prenotazione, per regolare l'afflusso di persone all'interno delle sale d'attesa dei punti prelievo. È un modo per far funzionare anche i servizi ordinari in una situazione straordinaria. Le prenotazioni possono essere fatte utilizzando diversi canali: web, servizio di messaggistica Telegram o chiamando un numero telefonico dedicato.

Le tecnologie e il servizio di call center sono a cura di GPI, che ha risposto tempestivamente alle esigenze della struttura sanitaria trentina e che ha permesso, in un periodo delicato e complesso, di non chiudere i punti prelievo e di convertire un servizio ad accesso libero in un servizio solo su prenotazione. Prenotazioni che sono state preventivamente studiate per evitare assembramenti, riuscendo a garantire il rispetto del DPCM e la continuità di un servizio essenziale come quello delle analisi di laboratorio.

Attraverso questo intervento, che fa parte di un pacchetto di azioni più ampio rivolto a tutto il territorio nazionale, si conferma che mai come in questo momento di emergenza legata alla diffusione del COVID-19, il Gruppo GPI esprime al massimo la propria missione.

Le soluzioni tecnologiche e le persone del gruppo Gpi, sono in prima linea, a fianco ai clienti, per offrire ai cittadini le risposte più adeguate conseguenti all'emergenza.

 

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GRUPPO GPI

GPI è il Partner di riferimento nel mondo della sanità e del sociale. Grazie a un'offerta tecnologica all'avanguardia nel campo dell'informatica socio-sanitaria e dei nuovi servizi hi-tech per la salute, è in grado di cogliere le esigenze di trasformazione e le spinte innovative dei suoi numerosi clienti del settore pubblico e privato. La forte crescita del Gruppo è stata trainata dai significativi investimenti in M&A e in R&D, svolta in partnership con i principali istituti universitari e di ricerca italiani con l'obiettivo di diffondere le conoscenze scientifiche, tecnologiche, funzionali e di processo applicate ai settori e-health, e-welfare, well-being. L'offerta del Gruppo combina competenze specialistiche in ambito IT e capacità di consulenza e progettazione che consentono di operare in differenti aree di business: Sistemi Informativi, Servizi per la Sanità, Logistica e Automazione, Servizi professionali ICT e Monetica. Negli ultimi anni il Gruppo è cresciuto attraverso l'acquisizione di società con business contigui o complementari e lo sviluppo del business in Italia e all'estero.

La Società ha chiuso il 2018 con ricavi consolidati oltre 203 mln/Euro e più di 4.300 dipendenti.

GPI è quotata sul segmento MTA di Borsa Italiana.

ISIN azioni ordinarie: IT0005221517 - ISIN "Warrant GPI SpA": IT0005221475



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giovedì 12 marzo 2020

Ricerca Flowmon e IDG sul traffico crittografato

I responsabili IT considerano il traffico crittografato una fonte di minacce informatiche, ma ritengono che le loro difese siano inadeguate

 

Una nuova ricerca di Flowmon e IDG Connect mostra che il 99% dei responsabili IT riconosce il traffico di rete crittografato come fonte di rischi per la sicurezza, ma i due terzi delle aziende non riescono a proteggere adeguatamente le proprie risorse dalle minacce interne ed esterne che utilizzano in modo improprio SSL / TLS.

 

Milano, 12 marzo 2020 - Flowmon Networks,  fornitore di soluzioni avanzate per il monitoraggio e la sicurezza della rete, ha pubblicato i risultati di una mappatura delle strategie di difesa che le organizzazioni realizzano per affrontare le minacce nel traffico crittofagato. Condotto per conto dell'azienda da IDG Connect, il sondaggio ha coinvolto oltre 100 responsabili IT esplorando le loro esperienze nei confronti di questo vettore di attacco in rapida crescita.

 

Nel corso della storia dell'IT, le nuove tecnologie sono sempre state utilizzate da malintenzionati per realizzare attività criminali, e la crittografia non fa eccezione. Sebbene i team impegnati sulla sicurezza aziendale la implementino come contromisura di sicurezza predefinita, in realtà si aprono spazi agli attori delle minacce per nascondere le loro attività proprio in quello che è considerato traffico sicuro. Un gran numero di aziende sono state esposte non solo agli attacchi che sfruttano le vulnerabilità SSL/TLS, ma anche a quelli che le utilizzano per mascherare i movimenti sulla rete e attaccare le applicazioni. Senza un set di strumenti adeguato che copra tutti i vettori di attacco, gestire le minacce crittografate è una sfida difficile.

 

"Lo studio mostra che la stragrande maggioranza degli investimenti è destinata alla decodifica del traffico sul perimetro, lasciando l'organizzazione vulnerabile a molte forme comuni di attacco, come ransomware, botnet che oscurano la comunicazione con i server Command & Control o exploit del browser. Solo il 36% degli intervistati ha implementato contemporaneamente protezione perimetrale e di rete", afferma Mark Burton, amministratore delegato di IDG Connect.

 

I risultati chiave dell'indagine:

 

- il 41% dichiara di non avere le idee chiare su come rispondere a queste minacce

- il 61% utilizza per la decrittazione del traffico un proxy SSL dedicato

- il 76% utilizza il controllo SSL a livello di firewall

- il 56% utilizza strumenti di analisi del traffico di rete per monitorare i dati criptati.

 

I due maggiori ostacoli all'utilizzo della decrittazione del traffico di rete mediante l'uso di un proxy SSL sono la paura di violare la privacy dei dati (36%) e le preoccupazioni sul degrado delle prestazioni (29%).

 

Tutti coloro che sono impegnati nella difesa della rete devono collaborare per respingere tutte le minacce crittografate.

 

I risultati del sondaggio evidenziano l'importanza di implementare l'analisi del traffico di rete e la decrittazione SSL contemporaneamente per fornire la stessa protezione contro le minacce esterne e interne.

Gli intervistati riconoscono gli strumenti NTA come un modo per riunire team operativi di rete e sicurezza, e condividere una singola versione della situazione (il 49% la classifica come una delle capacità principali di tali strumenti), per migliorare la prevenzione e accelerare il rilevamento e la risposta.

 

"La maggior parte delle organizzazioni non è in grado di ispezionare il traffico SSL/TLS su larga scala e i criminali informatici ne sono consapevoli. La decripttazione è uno strumento potente ma anche costoso e dispendioso in termini di risorse. Pertanto, ha un significato tattico utilizzare l'Encrypted Traffic Analysis (ETA), che è leggero e copre la maggior parte dei casi, per monitorare la rete in modo olistico e riservare l'uso della decrittazione solo per i servizi critici", afferma Angelo Sbardellini, Sales Manager per l'Italia e Malta di Flowmon Networks.

 


 

Metodologia del sondaggio

IDG Connect ha condotto il sondaggio per conto di Flowmon Networks con l'obiettivo di studiare il panorama della sicurezza della rete e la crittografia negli Stati Uniti, in Canada e in Europa. Alla fine del 2019, IDG Connect ha intervistato oltre 100 responsabili tramite un questionario online. Il pubblico proveniva da diversi settori, il 27% da mercati verticali  tecnologici. Tutti gli intervistati ricoprivano posizioni di gestione IT, il 40% con ruoli di livello Executive. Tutti provenivano da aziende con almeno 500 dipendenti, e il 39% lavorava in aziende da 1.000 a 4.999 dipendenti.

 

Informazioni su IDG Connect

IDG Connect è la divisione focalizzata sulla "demand generation" di International Data Group (IDG), la più grande azienda di media tecnologici al mondo. Fondata nel 2006, utilizza l'accesso a 44 milioni di decision maker aziendali per collegare gli esperti di marketing tecnologico con obiettivi rilevanti in qualsiasi paese del mondo. Impegnata a coinvolgere un variegato pubblico IT globale generale con messaggi realmente localizzati, IDG Connect pubblica anche documenti di leadership di pensiero specifici di mercato per conto dei propri clienti e produce ricerche per i marketer B2B di tutto il mondo.

 


Informazioni su Flowmon Networks

Flowmon crea un ambiente digitale sicuro e trasparente in cui le persone governano la rete indipendentemente dalla sua complessità.



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mercoledì 11 marzo 2020

ICT Italiano e internazionale insieme per aiutare le organizzazioni del Paese ad affrontare la difficoltà del momento

Gli operatori leader del settore ICT italiani e internazionali insieme per aiutare le imprese e le organizzazioni del paese ad affrontare la difficoltà imposta dalla situazione di emergenza. 

Nasce Flexible Working, la task force che riunisce 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, Var Group, insieme a Cisco e Microsoft, per aiutare le organizzazioni del Paese a far leva sullo Smartworking e proseguire le attività quotidiane, senza arrestare servizi e business

Le migliori risorse e competenze della filiera tech a fattor comune per far cogliere tutte le opportunità del lavoro flessibile e della collaborazione digitale alle realtà Italiane, aiutandole ad affrontare le sfide del momento e a continuare a crescere 

 

Milano, 10 Marzo 2020 - Flexible Working è il nome del progetto sviluppato da 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, Var Group, operatori del settore ICT italiani e leader internazionali con l'obiettivo di supportare le organizzazioni italiane che si trovano ad affrontare le nuove sfide legate alla necessità di non arrestare l'attività quotidiana, nonostante i vincoli imposti dall'emergenza sanitaria in corso. Da oggi, in tutta Italia, le misure adottate per la prevenzione del Coronavirus richiedono alle aziende e alle istituzioni di sperimentare forme di comunicazione remota e lavoro flessibile, consentendo ai collaboratori interni ed esterni di continuare a essere produttivi, garantendo i livelli di servizio e la continuità di business, nell'interesse della sostenibilità socio-economica delle singole organizzazioni e dell'intero Sistema Paese. 

Il progetto solidale riunisce alcune delle migliori aziende italiane nel settore dello smartworking  - 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, Var Group - e alcune delle piattaforme globali – in primis Cisco e Microsoft - che hanno scelto di collaborare in questa fase per dare vita a una piattaforma informativa e di servizi, dove le organizzazioni del Paese possono trovare tutte le risorse utili - documentazione tecnica, metodologica e di utilizzo - per comprendere i vantaggi dello Smartworking e accedere a servizi d'installazione gratuiti messi a disposizione dall'ecosistema per adottare velocemente la migliore soluzione a seconda delle proprie esigenze. Oltre alle aziende promotrici, l'iniziativa è già stata estesa all'ampio canale di partner Microsoft e Cisco e beneficerà del supporto e della consulenza di oltre 40 player radicati sul territorio. 

L'iniziativa si basa sulla volontà di mettere a disposizione le conoscenze qualificate e le capacità acquisite negli anni da parte dei player coinvolti, con l'obiettivo di aiutare le organizzazioni a far fronte agli effetti del Coronavirus sulla collaborazione e sul business, in particolare per le organizzazioni localizzate in zone con mobilità limitata o con collaboratori/partner in difficoltà per gli spostamenti.

Nonostante lo Smartworking sia un modello in crescita negli ultimi anni, utilizzato dal 58% delle grandi imprese e dal 12%  delle PMI italiane ovvero 570.000 lavoratori (+20%, secondo le stime dell'Osservatorio Polimi), non tutte le aziende sono pronte ad adottare questa nuova modalità operativa e alcune di esse potrebbero avere la necessità di ricevere consigli e supporto per attivarlo. La piattaforma web Flexibleworking.it nasce proprio con l'obiettivo di fornire alle realtà meno preparate e avvezze al lavoro agile, informazioni e servizi, indicando i passi da compiere per sfruttarne subito i vantaggi ed essere libere di lavorare in modo nuovo.

Non solo, sono molteplici le realtà della PA e del settore Education che devono ancora muovere i primi passi verso modalità di lavoro e di insegnamento più smart e, soprattutto in questo momento in cui il mondo dell'Istruzione a tutti i livelli sta affrontando nuovo sfide e si rende necessario attuare rapidamente azioni di smart-schooling ed e-learning, l'ecosistema ICT italiano fa squadra per guidare questa transizione verso il digitale, grazie a innovative soluzioni di comunicazione e collaborazione a distanza. 



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giovedì 5 marzo 2020

Cambium Networks lancia i Friday Smart Update


Cambium Networks lancia i Friday Smart Update: appuntamenti settimanali di aggiornamento su tecnologie e soluzioni wireless, dedicati a partner e utilizzatori.

In un momento in cui, a causa della attuale emergenza sanitaria, si torna a parlare prepotentemente di smart working e formazione a distanza, Cambium Networks rilancia e potenzia la sua offerta di formazione online con una nuova serie di appuntamenti settimanali.

Milano, 5 Marzo 2020 - In situazioni critiche come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, il mondo del business deve trovare risposte rapide ed efficaci per dare comunque la massima continuità possibile all'operatività. Cambium Networks, sfruttando le tecnologie oggi disponibili, offre ai partner e ai clienti finali la possibilità di acquisire gli strumenti di informazione e approfondimento indispensabili per cogliere le occasioni di business e risolvere i problemi, nonostante le difficoltà di incontro e confronto personale.

In quest'ottica viene lanciata l'iniziativa dei Friday Smart Update. Ogni venerdì, a partire dalla prossima settimana, sarà messa online sul blog di   
Cambium Networks una puntata live, curata a turno da una coppia di esperti tra Marco Olivieri, Marco Bonaventura, Max Moccia e Leo Semeraro. Gli interventi saranno visibili anche in seguito in un apposito archivio.


Gli approfondimenti saranno dedicati a temi di grande interesse per la "wireless community" italiana di Cambium, quali le soluzioni enterprise per la cyber security di Xirrus, la videosorveglianza urbana con cnVision, Wi-Fi e networking con la linea cnPilot e gli switch Matrix, le soluzioni in banda libera PTP, le tecnologie per il Fixed Wireless Broadband, le infrastrutture IoT per telemetria e monitoraggio ambientale con cnReach, il programma WIFI4EU e altro ancora.

"La disponibilità della nostra nuova piattaforma online ci stimola a produrre nuovi contenuti dedicati al mercato italiano"- sottolinea Marco Olivieri, Regional Sales Manager di Cambium Networks – "La situazione contingente e la rinnovata attenzione allo smart working e alla formazione a distanza ci hanno spronato ad arricchire in questo senso la nostra offerta, e siamo convinti che i Friday Smart Update possano divenire un appuntamento utile e stimolante per la nostra community, sia per i partner commerciali come per gli utilizzatori finali delle nostre soluzioni"


Cambium Networks
Cambium Networks (NASDAQ: CMBM) è un fornitore leader globale di soluzioni per la connettività wireless, capaci di stabilire connessioni efficaci tra persone, luoghi e cose. Ha sviluppato un ecosistema wireless end-to-end composto da piattaforme affidabili, scalabili, sicure e gestibili dal cloud, che offrono le migliori prestazioni anche in condizioni difficili. Cambium Networks consente ai service provider e agli operatori di rete industriali e governativi di creare connettività intelligente. Il continuo impegno di Cambium Networks per l'innovazione e la diffusione dell'accesso wireless è dimostrato dai milioni di apparati radio installati in migliaia di reti a beneficio delle comunità in tutto il mondo. Cambium Networks, con sede a Chicago e con centri di ricerca e sviluppo negli Stati Uniti, Regno Unito e India, vende attraverso una rete di distributori globali di fiducia.




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lunedì 2 marzo 2020

Extreme Networks: 7 aziende su 10 subiscono tentativi di attacco attraverso IoT

Sette aziende su dieci subiscono tentativi di attacco attraverso IoT

Una nuova ricerca Extreme Networks rivela l'insufficienza delle misure di sicurezza e dimostra che le aziende stanno sottovalutando la pervasività delle minacce interne.


Milano, 2 marzo 2020 - Una nuova ricerca Extreme Networks  rivela che le aziende continuano a essere vulnerabili nei confronti degli attacchi portati attraverso IoT nonostante la rapida adozione della tecnologia. La ricerca, che ha coinvolto 540 professionisti IT attivi in diversi settori in Nord America, Asia ed Europa, ha evidenziato che l'84% delle organizzazioni ha apparati IoT all'interno della propria rete, ma solo il 70% ha rilevato attacchi o tentativi di attacco, e più della metà non utilizza misure di sicurezza che vanno oltre la semplice password. I risultati sottolineano un aumento delle vulnerabilità, legato a una superficie di attacco in rapida crescita, e le incertezze delle aziende nel decidere la strategia di difesa più adatta nei confronti di queste minacce.
 
Sintesi dei risultati:
-        Le aziende non si fidano della sicurezza della propria rete: 9 professionisti IT su 10 non sono certi che la loro rete sia abbastanza sicura per reggere agli attacchi e alle intrusioni. I professionisti IT nei servizi finanziari sono i più preoccupati, con un 89% che dichiara di non avere fiducia nella sicurezza della rete, seguiti da un 88% nella sanità e da un 86% nei servizi professionali. L'istruzione e gli enti pubblici sono i due settori dove i professionisti IT sono meno preoccupati per la sicurezza delle proprie reti.

-        Le aziende sottovalutano le minacce interne: il 55% dei professionisti IT ritiene che la maggior parte dei rischi arrivi dall'esterno e più del 70% pensa di avere una visibilità completa sugli apparati all'interno della propria rete, anche se la ricerca Verizon sulle violazioni dei dati nel 2019 [1] afferma che la maggior parte degli incidenti è dovuta a un utilizzo errato dei privilegi di accesso da parte dei dipendenti, che è una delle prime tre cause in senso assoluto.

-        L'adozione di IoT in Europa sta raggiungendo quella in Nord America: l'83% delle organizzazioni in EMEA utilizza apparati IoT, contro l'85% del Nord America, che ha iniziato molto prima. La diffusione geografica di IoT aumenta rapidamente la superficie di attacco.

-        La mancanza di competenze e la complessità delle implementazioni provoca il fallimento dei progetti di controllo degli accessi alla rete (NAC): il controllo degli accessi alla rete è fondamentale per proteggere le reti dalle vulnerabilità degli apparati IoT, ma un terzo dei progetti NAC fallisce per uno dei seguenti motivi: mancanza di personale qualificato (37%), costi di manutenzione troppo alti (29%) e complessità dell'implementazione (19%).

-        Cresce l'adozione della gestione basata sul cloud: il 72% dei professionisti IT vuole che l'accesso alla rete venga controllato attraverso il cloud, e questo conferma le previsioni dell'analista Tam Dell'Oro, secondo la quale più della metà delle attività di network management avverrà attraverso il cloud prima della fine del 2020.

Extreme fornisce le funzionalità di sicurezza multilivello richieste dalle aziende, dalla periferia della rete e dagli apparati IoT fino al data center, tra cui il controllo degli accessi basato su ruolo, la segmentazione della rete e l'isolamento di intere porzioni della stessa, la telemetria delle applicazioni, il monitoraggio in tempo reale degli apparati IoT, e l'automazione della conformità. Queste funzionalità si estendono verso il cloud, per rispondere alle esigenze che derivano dalla migrazione di massa dei sistemi enterprise su questa risorsa.

Webinar sullo Stato della Sicurezza della Rete nel 2020
Il 3 marzo, Extreme organizza un webinar sullo stato della sicurezza della rete nel 2020, per parlare delle principali minacce e delle rispettive soluzioni. L'accesso è aperto a tutti, previa registrazione [2].

[1] https://enterprise.verizon.com/resources/reports/2019-data-breach-investigations-report-emea.pdf
[2] https://learn.extremenetworks.com/The-State-of-Network-Security-in-2020-Webinar.html


Informazioni su Extreme Networks
Extreme Networks è la prima azienda di enterprise networking end-to-end basata sul cloud, con soluzioni tecnologiche dalla periferia wireless e IoT al data center flessibili e sicure, che accelerano la trasformazione digitale delle aziende e forniscono un percorso più veloce verso la autonomous enterprise. Servizio e supporto sono interamente gestiti all'interno dell'azienda, e sono tra i migliori del settore. Extreme ha oltre 50.000 clienti nel mondo, tra cui metà delle aziende Fortune 500, e numerosi marchi di riferimento nei settori hospitality, retail, trasporti e logistica, sanità, istruzione, produzione e pubblica amministrazione, ed è focalizzata sul successo di clienti e partner. Questo viene definito Customer-Driven Networking. Fondata nel 1996, ha sede a San Jose in California.
Extreme Networks e il logo Extreme Networks sono marchi o marchi registrati di Extreme Networks, negli Stati Uniti e in altri Paesi. Gli altri marchi sono proprietà delle rispettive aziende.
 

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