Banda larga. Favorire la territorialita' di un'azienda serve solo a far rimettere soldi all'utente/contribuente. Il caso Nettare in Toscana
Firenze, 12 gennaio 2010. L'azienda Nettare con sede in provincia di Pisa (1), grazie al fatto di essere un'azienda toscana, ha ricevuto finanziamenti dalla giunta regionale Toscana (2) per fornire banda larga nelle province di Livorno e Pisa, zone non coperte da Telecom. E' di questi giorni la notizia che questo operatore di telecomunicazioni versa in difficolta' e il servizio, come appurato dalla stessa Regione, e' talmente scadente che e' in vista una rescissione della convenzione (3).
Una abituale storia di ordinaria incapacita' dei nostri amministratori nel prevedere e indirizzare bene i fondi pubblici, cioe' quei 20 milioni di euro che sono previsti per l'avanzamento della banda larga nelle zone rurali?
Si', ma non solo. C'e' qualcuno, infatti, che da questa vicenda ne esce penalizzato tre volte, cioe' il cittadino utente e contribuente:
1 – i soldi della Regione spesi male sono soldi di tutti i contribuenti;
2 – Nettare faceva sottoscrivere contratti a lungo termine, con pagamento anticipato e rateizzato con l'intervento di una finanziaria (4). Verso cui le rate vanno onorate anche in assenza del servizio. Ovviamente gli utenti potranno pretendere i soldi indietro da Nettare... ma chi fara' causa per qualche centinaio di euro ad una societa' che non ha piu' soldi?
3 – la banda larga, su cui tutte le imprese basano il loro business, non solo continua ad essere un miraggio ma, per chi ha dato fiducia a Nettare investendo sulla sua presenza, e' diventata un danno economico presente e futuro.
La Regione, nel redigere il bando di finanziamento aveva inteso 'favorire' le aziende toscane (in molte province e' risultata vincitrice Eutelia, azienda aretina tristemente nota a livello nazionale per le vicende dei call center).
Il risultato e' quello che abbiamo visto.
Evidentemente non sono servite lezioni come quelle di:
- Alitalia, per la cui italianita' sono stati spesi miliardi di euro col risultato di un vettore fuori mercato; e
- Telecom Italia, per preservare l'italianita' della Rete si stanno perdendo diverse occasioni e il monopolio continua ad essere di questo gestore.
Comunque, visto lo stato di degrado e di pessima diffusione della banda larga sul territorio toscano, e non solo, al danno finora provocato, la Regione ha ancora qualche possibilita' per rimediarvi: faccia tesoro di quanto accaduto e metta al primo posto dei propri investimenti il cittadino/utente piuttosto che aziende che, per il fatto di essere toscane, non diventano automaticamente in grado di soddisfare le domande del settore.
(1) http://www.nettare.net/contatti.asp?m=5
(2) http://tlc.aduc.it/notizia/toscana+banda+larga+zone+non+coperte+lavori+tre_98302.php
(3) http://tlc.aduc.it/notizia/banda+larga+integrale+toscana+nettare+inadempiente_115226.php
(4) http://tlc.aduc.it/ricerca/?dove=cara&testo=nettare+ducato
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Ufficio stampa: Tel. 055291408
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