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mercoledì 25 giugno 2014

Extreme Networks annuncia una piattaforma SDN completa, aperta e basata su standard che accelera l'innovazione dei brownfield



Extreme Networks, leader nelle soluzioni di networking ad alte prestazioni, ha annunciato la sua rivoluzionaria piattaforma di Software Defined Networking (SDN) per promuovere l’innovazione guidata dalle community. Extreme Networks ritiene che i clienti debbano essere in grado di effettuare la migrazione della propria rete esistente (brownfield) all’SDN, senza dover sostenere costi onerosi di aggiornamento. La migrazione trasparente alle reti SDN impone infatti un approccio aperto, completo e basato su standard, condiviso pienamente dalla community e dall’ecosistema dei partner.

La piattaforma SDN di Extreme Networks è basata su un controller OpenDayLight (ODL) consolidato e completo che include: network management, network access control, application analytics e wireless controller technology. L’approccio globale di Extreme Networks preserva l’integrità delle API aperte fornite da ODL e contemporaneamente estende l’orchestrazione, l’automazione e il provisioning del data center all’intera rete, attraverso l’utilizzo di un unico strumento.

La piattaforma SDN di Extreme Networks è semplice, rapida e intelligente e si integra perfettamente con gli strumenti hardware e software multi-piattaforma esistenti, salvaguardando gli investimenti del cliente ed evitando ogni azione di vendor lock-in. La piena compatibilità viene mantenuta con l’infrastruttura di rete multi-vendor conforme allo standard OpenFlow e ad altre API aperte. L’API di Extreme Networks basata su OpenDayLight, il kit di sviluppo software (software development kit - SDK) e la community degli sviluppatori permetteranno ai clienti di far evolvere la rete per stare al passo con l’infrastruttura di sicurezza, wireless e SDN convergente in fase di sviluppo.

Extreme Networks SDN Innovation Challenge
Per alimentare l’innovazione e la condivisione, Extreme Networks, in partnership con US Ignite, ha annunciato la Extreme SDN Innovation Challenge. L’iniziativa di sviluppo assegnerà premi alle applicazioni basate sulla piattaforma SDN di Extreme Networks che guideranno meglio l’innovazione. Extreme Networks estenderà le proprie API per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni con un ricco kit di sviluppo software. Il concorso parte a settembre 2014, proseguirà fino a maggio 2015 ed è aperto agli studenti universitari americani e ai soci di US Ignite in regola con le quote associative.

Elementi chiave
Il 5 giugno, Extreme Networks è entrata a far parte di OpenDayLight. Extreme Networks contribuirà alla community con la propria expertise nelle aree del network management, network access control, application analytics e wireless LAN.
La piattaforma SDN di Extreme Networks fornirà API northbound e southbound aperte e basate su standard, con il supporto rispettivamente di OpenStack e OpenFlow. Questa molteplice offerta consentirà ai clienti di rispondere alle sfide nell’implementazione dell’SDN e di far evolvere l’orchestrazione, l’automazione e il provisioning del data center.
Extreme Networks ha fornito oltre 10 milioni di porte SDN-ready e dispone di oltre 40 partnership con vendor compatibili alla sua piattaforma SDN aperta e basata su standard.

Dichiarazioni a supporto

Markus Nispel, VP Solutions Architecture and Innovation, Extreme Networks
“Questo è un momento straordinario per il settore poiché lo sviluppo di API aperte trasformerà le reti per abilitare la personalizzazione e l’efficienza richiesta dalle aziende e dai service provider. La piattaforma SDN di Extreme risponde a pieno alle esigenze dei clienti, fornendo un modello aperto e basato su standard che sfrutta le comprovate  innovazioni della tecnologia e la collaborazione del settore attraverso il progetto OpenDayLight.”

Glenn Ricart, Chief Technology Officer, US Ignite
“Gli utenti non dovranno accontentarsi di generica connettività di rete per le loro applicazioni, ma avranno la possibilità di usare l’SDN per decidere la rete specifica che desiderano. Extreme SDN Innovation Challenge è un’opportunità per realizzare network controller che saranno gli elementi fondanti per applicazioni affidabili e altamente reattive.”

Neela Jacques, Executive Director, OpenDayLight
“Il progetto OpenDayLight è stato creato per offrire una piattaforma aperta per la programmabilità della rete per guidare e abilitare l’SDN. L’interoperabilità e l’apertura fornite da Extreme Networks attraverso il suo approccio globale si affiancano perfettamente agli obiettivi della nostra community. Siamo entusiasti di avere Extreme Networks  tra i gli associati e non vediamo l’ora di proseguire la collaborazione e l’integrazione di OpenDayLight con la loro piattaforma SDN.”

giovedì 19 dicembre 2013

Una rete SDN in ambiente Wi-Fi: cinque criteri chiave per aver successo nell’implementazione



Gianluca De Risi
Pre-Sales Center South Italy
Enterasys, now part of Extreme Networks

La maggior parte dei dibattiti sul software per le reti SDN sono principalmente incentrati sulle infrastrutture cablate. Tuttavia, a nostro avviso, tutti i vantaggi assicurati dalle reti SDN si acquisiscono solo se si adotta un approccio a livello di architettura, implementando un’infrastruttura SDN che parte dal data center sino ai singoli apparecchi connessi agli uffici periferici, come i dispositivi mobili.

Questo approccio fornisce chiari benefici rispetto ad altri metodi presenti sul mercato, estendendo tutti i vantaggi di una SDN anche alla rete wireless, che diventa a tutti gli effetti una rete definita via software. In sintesi, nella fase di selezione di una soluzione per la rete SDN occorre considerare cinque criteri fondamentali, quali:

1. Gestione unificata delle reti cablate e wireless, al fine di centralizzare il processo decisionale e la distribuzione del traffico stesso. Nel complesso, la rete SDN separa il  traffico di controllo di rete da quello dei dati, al di fine di centralizzare le decisioni su dove e quali infrastrutture utilizzare per le varie trasmissioni. Un sistema di gestione ben integrato deve poter supportare questa separazione per sistemi wireless e cablati per reti SDN, sfruttando tutti i vantaggi ed evitando duplicazioni e sistemi di gestione differenti.

Diventa quindi importante assicurarsi che la soluzione SDN che abbiamo scelto possa fornire un sistema di gestione unificato per entrambi le reti e che garantisca il controllo   della rete dal data center sino ai dispositivi connessi agli uffici periferici. E’ indispensabile inoltre poter prendere decisioni a livello centrale sul traffico di rete e disporre di API aperte che facilitano l'integrazione con le soluzioni di terze parti. Infine, si raccomanda vivamente che il vendor prescelto per la soluzione SDN abbia già selezionato una serie di partner che utilizzano le API aperte.

2. Programmabilità. In ambito SDN, una API è l’interfaccia di collegamento all’interno del sistema di  rete che fornisce gli strumenti ai servizi indispensabili per consentire alle applicazioni di terze parti, come le applicazioni MDM, web filtering, analisi ecc.,  di interagire con il sistema di gestione. In questo modo è possibile centralizzare tutti gli strumenti e le applicazioni di rete e quindi, ridurre la complessità e i costi operativi. Riteniamo che le API dovrebbero essere estese anche alla rete Wi-FI.

Scegliere una soluzione SDN con un approccio modulare consente di integrare applicazioni di terze parti e di poter visualizzare gli specifici servizi di rete, come MDM,  confidando nello sviluppo di produttori specializzati. Alcuni aspetti da considerare in merito alla programmabilità sono anche legati a verificare se la soluzione scelta utilizza API basate su standard (XML, SOAP, REST), se il produttore fornisce kit con codice di esempio, di documentazione e di sviluppo che facilitano le modalità di programmazione e, soprattutto, se è disponibile una API unica per la rete cablata e quella Wi-Fi.

3. Dispositivi mobili e BYOD. I dispositivi mobili sono costantemente in movimento negli ambienti aziendali e gli utenti chiedono di poter beneficiare di una User Experience sempre adeguata alle aspettative in rete. Infatti, quando l’utente si sposta da un luogo all’altro, le regole e le policy devono potersi adattare in modo dinamico e trasparente per l’utente.

Quando valutiamo una soluzione SDN che si integra nella rete mobile, dobbiamo considerare una serie di elementi, come ad esempio la possibilità di impostare regole e policy a livello centrale, impostazioni che vengono distribuite da un’unica console attraverso la rete, sia cablata sia wireless. Tali regole dovrebbero essere applicate in modalità dinamica, non solo nel caso in cui l’utente si sposti di ubicazione ma anche se cambia il dispositivo o le modalità di accesso alla rete.

4. Dinamiche e modelli di traffico Wi-Fi. SDN Extender permette alla rete wireless di decidere il percorso migliore per modelli di traffico che cambiano costantemente, migliorando al tempo stesso le prestazioni di sicurezza e conformità alla rete. Occorre infatti poter bilanciare i diversi modelli di traffico tra una gestione locale e una centrale, utilizzando caratteristiche di dinamicità e modalità automatica, secondo le condizioni del traffico della rete e sulla base di criteri e regole precedentemente configurate, mantenendo un unico SSID per la rete Wi-Fi.

5. SDN per reti cablate e wireless. Il servizio Wi-Fi è diventato fondamentale per le imprese e sta assumendo un ruolo sempre più da protagonista. Per essere produttivi in una rete SDN è indispensabile poter includere la rete wireless all’interno dell’architettura SDN globale. Il nodo da sciogliere è capire se la soluzione SDN proposta sia stata realmente sviluppata per supportare il servizio Wi-Fi a livello di architettura e se lo contempla con un approccio strategico alla rete SDN.

mercoledì 20 novembre 2013

Visibilità e gestione delle applicazioni nel Data Center: potenza si ma anche un giusto controllo



Gianluca De Risi Pre Sales Center South Italy Enterasys
Un rilevante numero di produttori di soluzioni IT per il Data Center ha fondato la propria strategia su un'offerta sempre più veloce e attenta ai risparmi economici, ignorando l’importanza sulle funzioni di controllo e visibilità, elemento estremamente critico e complesso. Come rappresentato in uno spot televisivo di qualche anno fa, il potere senza controllo è inutile, e questo è qualcosa di cui i referenti  aziendali si stanno sempre più rendendo conto, evidenziandolo come elemento prioritario.

Nei Data Center di oggi i flussi di traffico completamente virtualizzati e dinamici sono in continua evoluzione, così come cambiano progressivamente i componenti virtuali e gli apparati di storage. Gestire il Data Center quindi significa avere si la capacità di risolvere con prontezza qualsiasi problematica sulle funzionalità, ma impone anche di saper bilanciare il traffico per ottenere visibilità in tempo reale dei flussi in entrata e in uscita.

Qualsiasi soluzione che sia in grado di offrire e mantenere un tale livello di visibilità e controllo, assicurando anche la scalabilità della piattaforma, deve avere integrate queste funzionalità direttamente nell'infrastruttura di rete del Data Center. Infatti, solo attraverso un’architettura di rete basata sui flussi, si potrà garantire una visione approfondita del traffico generato nel data center, fornendo al tempo stesso statistiche in tempo reale di tutto quello che si verifica, per ciascuna applicazione.

Non si  parla solamente di rilevare i “log” di traffico che vengono memorizzati per una successiva analisi. Parliamo invece di assicurare all’amministratore della rete o dei sistemi tutte le informazioni in tempo reale sui  flussi di traffico in arrivo ed in partenza, come le applicazioni in uso, gli utenti attivi, i luoghi, il volume di traffico, ecc. E tutto questo senza compromettere in alcun  modo le prestazioni della rete, con un livello di precisione che arriva al 100%.

Le reti SDN

Fino ad oggi, le reti SDN sono state collegate a questioni come la capacità di integrazione con le applicazioni di rete, interoperabilità tra vendor, capacità di programmazione sulle rete, ecc. Però SDN significa anche e soprattutto espandere le capacità di gestione e di controllo sulla rete centralizzata.

Effettivamente, gestione e controllo centralizzati vengono assicurati attraverso un unico pannello di controllo principale, programmabile, su un'infrastruttura integrata attraverso uno specifico software. Questo diventerà un must per l'amministratore di sistema al fine di sapere prendere le giuste decisioni sull’infrastruttura IT: conoscenza di ciò che accade in tutta la rete, compreso il segmento che serve il centro dati.

Le reti SDN offrono un nuovo modo di gestire le attività all'interno di ogni organizzazione. SDN infatti fornisce il livello di astrazione necessaria alla rete  perchè possa convertirsi in elemento essenziale all’interno dell'organizzazione aziendale. Non è necessario che gli altri reparti IT o le aree di business conoscano nel dettaglio come funziona la rete, ma devono certamente sapere quali sono i servizi che possono essere offerti e cosa possono richiedere a complemento. Questa astrazione accelera l'innovazione e offre una maggiore agilità per l'organizzazione, soprattutto in un momento di sviluppo delle nuove tecnologie.

Le informazioni indispensabili non sono certo quelle del singolo bit o byte, ma sono connesse allo sviluppo del nostro business. I dati che sono inseriti nei data base non rappresentano alcun significato per la rete, ma risultano  essenziali per le nostre attività commerciali. Se abbiamo il controllo sulle informazioni utili, sapremo prendere le decisioni giuste nei tempi corretti, e le reti SDN avranno dimostrato completamente il loro valore. A questo punto saremo pronti a sfruttare la grande quantità di informazioni che passa davanti a noi ogni giorno (e alle quali solitamente non prestiamo attenzione), trasformeremo il nostro ambiente in qualcosa di programmabile e dinamico, e avremo la sicurezza di saper sfruttare le nuove tendenze: i Big Data.



Gianluca de Risi
Pre-Sales Center South Italy
Enterasys, now part of Extreme Networks
 

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