Il nuovo potere dei consumatori sul web Digital.
Internet e i social network hanno cambiato radicalmente il rapporto tra aziende e consumatori. A Roma Digital Pr ha promosso un workshop per fare il punto della situazione.
Si è svolto a Roma, mercoledì 11 novembre, la seconda edizione de "Il nuovo potere dei consumatori sul web", appuntamento che Digital PR (agenzia storica di relazioni pubbliche online del gruppo Hill & Knowlton) riserva alla riflessione sul rapporto tra aziende e social media.
La giornata di studio in equilibrio tra riflessioni teoriche ed esempi pratici del contesto italiano, è stata utile per decodificare i fenomeni socio-culturali in atto e capire come affrontarli nella prospettiva di un nuovo tipo di relazioni, mediate dalla rete, ma non per questo meno sincere ed efficaci.
La mattinata è stata dedicata alla descrizione quali-quantitativa dello scenario dei social media in Italia e nel mondo. In particolare Vincenzo Cosenza (responsabile Digital PR Roma) ha illustrato i risultati della ricerca Dove vanno gli italiani in rete: abitudini e nuovi fenomeni, Enrico Gasperini (Audiweb) ha svelato che gi italiani che frequentano i social media sono 17.5 milioni, Davide Bennato (Università di Catania) ha rilevato l'importanza dei social network come infrastrutture di relazioni. Infine Paolo Guadagni (Director Interactive Strategy H&K EMEA) ha sottolineato la necessità per le aziende di definire chiaramente ruoli, regole, procedure prima di affrontare i social media e Frieda Brioschi (Presidente di Wikimedia Italia) ha spiegato come Wikipedia può essere usata per comunicare l'impresa.
Il pomeriggio è stato caratterizzato da alcune interessanti testimonianze aziendali: Pepe Moder (Barilla) ha spiegato che l'obiettivo di un brand oggi dovrebbe essere quello di creare un mondo di significati, un "vocabolario comune", fatto di tasselli che i consumatori possono utilizzare autonomamente per "parlare dell'azienda"; Mauro Broggi (Edizioni San Paolo) ha illustrato come Famiglia Cristiana si sia spinta con successo nei territori di Facebook al fine di costruire un rapporto stabile con i propri lettori storici, ma anche con un pubblico più giovane tradizionalmente poco propenso a leggere abitualmente la rivista; Elena Cortesi (Ford) ha sottolineato gli effetti positivi di "attività nuove di relazione con gli opinion leader": http://www.businessandblog.com/index.php/tag/ford/che partano da un monitoraggio costante delle conversazioni in rete; Marco Cagnoli (ATAC) ha mostrato l'uso che fa Atac Mobile di Twitter per offrire informazioni utili sulla mobilità a Roma, ma anche per ricevere segnalazioni.
Ha chiuso la giornata un dibattito stimolato da Luca De Biase (Il Sole 24 Ore) dal quale è emersa l'esigenza di compiere una operazione di trasparenza, facendo emergere il buono che c'è in ogni azienda, quell'intima sensazione di poter fare qualcosa di utile per qualcuno. Passare dall'inganno della pubblicità alla franchezza del dialogo con i propri clienti.
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