Solo il 46% delle aziende italiane ha in organico la figura del Chief
Information Security Officer
IMQ, unico organismo italiano che offre una visione d’insieme
sulla sicurezza ICT, sottolinea l’importanza di un’azione aziendale
coerente e globale
Milano, 25 settembre 2017
- Il progressivo e costante diffondersi dell’Internet of Things ha cambiato il
concetto di sicurezza informatica aumentando esponenzialmente la superficie
virtuale esposta agli attacchi e generando nuove sfide per la cyber security.
IMQ, principale ente italiano nel settore della valutazione di conformità, è
l’unico organismo italiano in grado di garantire una visione d’insieme delle
problematiche di qualità e sicurezza ICT assicurando una logica ed una coerenza
di intervento unica nel suo genere.
Lo stato dell’arte: cyber security in Italia
La cyber security
è un valore economico quantificabile: secondo il report delll'Osservatorio
Polimi, questo valore ha raggiunto un miliardo di euro, con una crescita di
investimenti del 5% l'anno. A spendere sono però per il 74% le grandi imprese,
mentre le Pmi rimangono minoritarie. Inoltre solo il 39% delle grandi imprese ha un piano di investimento con
orizzonte pluriennale e solo il 46% ha in organico in modo formalizzato la
figura del Chief Information Security Officer, il profilo direzionale a capo
della sicurezza, a testimonianza di un ritardo delle imprese nella gestione di
sicurezza e privacy.
D’altra
parte, all’interno delle aziende il turnover di professionisti e dipendenti che
hanno accesso a tutte le risorse del sistema informatico è spesso elevato. I
documenti vengono frequentemente salvati sui device mobili personali e
rimangono in possesso dei dipendenti anche dopo che hanno lasciato l’ufficio:
antivirus e firewall non costituiscono più armi sufficienti per combattere
questo tipo di fuga di informazioni poiché non possono bloccare l’utilizzo e la
diffusione di documenti sensibili da parte degli utenti. I dispositivi mobile e
il cloud computing giocano un ruolo importantissimo: vista la loro portabilità
sono oggetto di furti e dimenticanze che mettono in crisi la riservatezza dell’azienda
e dei suoi documenti.
Cosa si può fare per migliorare la cyber
security
Uno
strumento utile per migliorare la cyber security è rappresentato dalle numerose
certificazioni disponibili per il settore IT con i conseguenti vantaggi
derivanti.
“L’elemento
più importante è un’azione strategica coerente e globale, in grado di
coinvolgere l’azienda a tutti i livelli e in tutti i reparti” afferma
Flavio Ornago, direttore Business Unit Sistemi di Gestione di IMQ. “La certificazione di standard elevati di
sicurezza informatica, per un’azienda, non rappresenta soltanto una tutela per
i propri dati riservati, sensibili o critici per il proprio business, ma una
garanzia offerta ai propri utenti/clienti di preservare al meglio la
riservatezza di ogni dato raccolto”.
·
Business continuity: proteggere la propria
organizzazione e garantire la capacità di reagire agli incidenti, rispondere
alle emergenze e alle calamità, aver valutato in modo adeguato tutte le minacce
e sviluppato un piano d’emergenza.
·
EIDAS. Per migliorare la fiducia delle Pmi e dei
consumatori, la pubblicazione del Regolamento UE 910/2014 “eIDAS"
(Electronic IDentification Authentication and Signature) rappresenta la base
normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e
pubbliche amministrazioni
·
Conservazione
digitale a norma: Le esigenze della PA di conservazione a norma dei
documenti informatici si estenderanno a nuovi ambiti di applicazione, in quanto
la normativa vigente prevede che entro tempi brevissimi la PA formi i propri
documenti solo in digitale.
·
SPID: SPID è il
"Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale", strumento
predisposto in conformità al Regolamento eIDAS. Si tratta di un sistema aperto
attraverso il quale soggetti pubblici e privati - previo accreditamento da
parte di AGID - possono offrire servizi di identificazione elettronica a
cittadini e imprese.
·
VA-PT: Attività eseguite
al fine di valutare la sicurezza di un’infrastruttura IT fornendo
un’indicazione dell’impatto sul business e opportuni suggerimenti relativi al
piano di rientro, secondo i principali standard e best practice.
IMQ
è l’unico organismo italiano a disporre di un proprio Laboratorio di
Valutazione della Sicurezza ICT (LVS) accreditato secondo la ISO 17025
dall’OCSI (Organismo di Certificazione della Sicurezza Informatica) e Centro di Valutazione (CEVA) accreditato da
DIS/UCSe ad operare valutazioni formali di sicurezza secondo i Common Criteria
(ISO/IEC 15408), riconosciute a livello internazionale. Sia all’interno di
processi di valutazione formale che come attività separata, il personale del
LVS/CEVA conduce attività di Vulnerability Assessment e Penetration Test (VA-PT);
essere accreditato da ACCREDIA
come organismo di certificazione di sistemi di gestione secondo gli standard
ISO 9001, ISO/IEC 27001, ISO/IEC 20000-1 (ambiti per i quali ha rilasciato più
di 10.000 certificati) e a rilasciare certificazioni secondo lo standard
ISO/IEC 22301 ed essere accreditato da ACCREDIA come
Conformity Assessment Body (CAB) per il rilascio di certificazioni dei servizi
erogati in ambito EIDAS.
Gruppo IMQ
Rappresenta la più
importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità
(certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le
società che lo compongono, dell'autorevolezza acquisita in oltre 65 anni di
esperienza e della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone
infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come
obiettivo la sicurezza, la qualità e la sostenibilità ambientale. www.imq.it
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