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Darmstadt, Germania, 30 Maggio 2018 – Software AG (Frankfurt TecDAX: SOW) annuncia che la sua piattaforma Cumulocity IoT è stata scelta da Trakerando, azienda fornitrice di soluzioni di rilevamento GPS all'avanguardia, per migliorare i suoi servizi.
Trackerando possiede un ampio portfolio di soluzioni di rilevamento GPS per una vasta gamma di applicazioni, tra cui la gestione delle flotte, la localizzazione di auto, il tracciamento di persone, il monitoraggio di pazienti anziani e il ritrovamento di animali. Come garanzia di successo, Trackerando ha deciso di far affidamento su una soluzione IoT solida, sicura e di alta qualità – ossia la piattaforma Cumulocity IoT di Software AG – capace di tracciare veicoli, persone e risorse.
Bodo Erken, Chief Executive Officer di Trackerando, afferma: "Abbiamo impiegato solo sei settimane per iniziare e finalizzare una soluzione IoT completamente personalizzata utilizzando Cumulocity IoT di Software AG. Essa ci permette di connettere, monitorare e tracciare veicoli, persone e risorse in tempo reale nonché di acquisire insight significativi sulla posizione di migliaia di dispositivi con differenti utenti. Inoltre, Trackerando permette ai suoi clienti di recuperare auto smarrite, monitorare la posizione dei propri figli, ritrovare animali e, a livello industriale, di ottimizzare la gestione delle flotte e migliorare l'allocazione delle risorse".
La soluzione IoT di Trackerando fornisce ai suoi clienti la possibilità di configurare rapidamente applicazioni facili da utilizzare con funzionalità di monitoraggio e rilevamento in tempo reale. I dispositivi vengono registrati automaticamente sulla piattaforma Cumulocity IoT e sono completamente integrati con i sistemi di registrazione e pagamento online di Trackerando.
Una volta registrati, i clienti di Trackerando – come ospedali e case di cura per anziani – possono utilizzare un insieme di regole intelligenti per abilitare funzioni di geo-fencing, regole di prossimità e allarmi multimodali. Trackerando ha creato applicazioni per smartphone iOS e Android – che Cumulocity IoT supporta in modo continuo – così da offrire ai propri clienti un'esperienza mobile completa.
Bodo Erken sottolinea come l'esigenza di monitorare le persone anziane stia acquistando un'importanza crescente. "Grazie alla disposizione di sensori intorno a una casa e all'utilizzo di dispositivi wearable, lo stato di salute e la sicurezza di anziani che vivono soli possono essere monitorati da remoto attraverso movimenti, posizione, interazioni e segnali vitali degli stessi. Le situazioni anomale possono innescare degli allarmi indirizzati a chi si prende cura di loro o ai familiari. Allo stesso modo, una persona anziana può inviare un segnale premendo un pulsante sul suo dispositivo per chiedere aiuto immediato".
La soluzione di rilevamento di Trackerando basata su Cumulocity IoT presenta diverse features interessanti tra cui: strumenti di mappatura grafica user-friendly con funzioni di geo-fencing, regole basate sulla prossimità e allarmi multimodali; integrazione continua con i sistemi di pagamento per ordini e contabilizzazioni semplici; e compatibilità con la tecnologia mobile di Apple iOS e Google Android.
Cumulocity IoT di Software AG, piattaforma che opera in cloud, on-premise e edge, fornisce alle aziende libertà di scelta completa in termini di progettazione, creazione, esecuzione e sviluppo di implementazioni IoT distribuite.
Bernd Gross, Senior Vice President, IoT and Cloud, di Software AG dichiara: "Il focus sulle esigenze dei propri clienti assicura a Trackerando di mantenere una posizione di primo piano in un mercato competitivo come quello del tracking. Basare la propria soluzione IoT su Cumulocity IoT di Software AG garantisce a Trackerando di poter mantenere il proprio focus e di sfruttare, simultaneamente, la continua evoluzione della piattaforma IoT carrier-grade leader del mercato".
Cumulocity IoT di Software AG comprende una gamma di soluzioni preconfezionate quali Condition Monitoring, Predictive Maintenance e Track & Trace, e permette, al tempo stesso, la gestione semplice e veloce di dispositivi e sensori, favorendo il connubio tra il mondo dell'IT e quello della tecnologia operativa (OT).
Bernd Gross continua: "Estendendo queste funzionalità IoT, i clienti che utilizzano Cumulocity possono sfruttare a pieno la Digital Business Platform di Software AG per sviluppare competenze di prim'ordine in termini di integrazione, gestione dei processi di business, analytics avanzate e machine learning".
Cumulocity IoT è unica nel suo genere per la sua capacità di fornire una soluzione "IoT-as-a-Service" che include opzioni avanzate di high availability e multi-cluster deployment. Inoltre, Cumulocity IoT comprende diverse funzionalità carrier-grade, tra cui l'integrazione senza codice dei dispositivi a supporto delle tecnologie Low Power WAN (LPWAN) utilizzate per il monitoraggio da remoto a ridotta lunghezza di banda nel lungo periodo, comprese le tecnologie Narrowband IoT (NB-IoT), Lightweight M2M (LWM2M) e Long Range (LoRa).
È quanto emerge dalla ricerca nazionale sullo stato di digitalizzazione delle PMI svolta su oltre 500 aziende, realizzata da Talent Garden, in collaborazione con Cisco Italia e Intesa Sanpaolo e il supporto di Enel.
Tra le figure professionali che accompagneranno la trasformazione digitale nei prossimi tre anni: Digital Marketing Specialist, Data Analyst e Digital Officer.
Milano, 29 maggio 2018 – Cloud computing (35%), Internet of Things (33%), Machine Learning (28%) e Blockchain (27%): sono queste le tecnologie innovative ritenute più efficaci per lo sviluppo strategico del business e su cui le PMI italiane investiranno nei prossimi tre anni.
E ancora una volta, la digitalizzazione rimette al centro le persone, quindi non solo investimenti su tecnologia, ma anche sul capitale umano. Per guidare la rivoluzione culturale le aziende prevedono di reclutare: Digital Marketing Specialist (34%), Data Analyst (26%) e Digital Officer (23%). È quanto emerge dalla seconda edizione della ricerca nazionale sullo stato di digitalizzazione del Paese, svolta su oltre 500 aziende e realizzato dalla Scuola dell'Innovazione di Talent Garden, Cisco Italia, Enel e Intesa Sanpaolo, con il supporto dei ricercatori del Master in Digital Transformation per il Made in Italy, pensato per formare consulenti in grado di accompagnare le aziende verso il digitale e l'industria 4.0.
"Il divario digitale tra le nostre imprese e quelle europee è ancora notevole – dichiara Alessandro Rimassa, co-founder e CEO di Innovation School - È evidente che per avere un vantaggio competitivo nel mercato attuale sia necessario dare una spinta e accelerare il processo di digitalizzazione che coinvolge l'azienda nel suo insieme, puntando a strategie basate sul digitale. È tuttavia interessante il fatto che le PMI, che come noto rappresentano una parte forte del tessuto economico italiano, siano al pari delle grandi corporate nell'aver identificato le tecnologie che possono avere un impatto strategico sul business. Un dato che racconta, forse, anche di una nuova generazione di giovani PMI che pensano a come attrezzarsi per generare una crescita importante nel futuro, e non per mantenere la dimensione e la posizione acquisita. Per fare questo però, non bastano le tecnologie, occorrono figure preparate in grado di guidare le imprese nel loro percorso di evoluzione anche culturale. Per questo, in collaborazione con Cisco Italia e Intesa Sanpaolo, è nato il Master in Digital Transformation per il Made in Italy. Formare giovani digitali infatti, è l'unica strada che porta le aziende verso il futuro".
I RISULTATI DELLA RICERCA
La survey, che ha coinvolto aziende con un fatturato non superiore ai 50 milioni di euro, fotografa una situazione generale di crescente consapevolezza tra le imprese dell'importanza e degli effetti positivi che la digitalizzazione potrebbe apportare al proprio business: il 67% del campione ritiene infatti, che l'innovazione impatti principalmente sull'acquisizione di un vantaggio competitivo, il 49% sull'aumento della produttività, il 48% sul miglioramento della qualità percepita dei clienti e il 47% sulla qualità interna del lavoro.
D'altra parte, malgrado la maggioranza delle imprese intervistate abbiano interpretato correttamente il significato della Digital Transformation, ovvero quel processo di evoluzione dell'azienda nel suo insieme che influenza la progettazione dei modelli di business (67%) e lo sviluppo di una strategia digitale (53%), appare evidente che l'effettivo cambiamento organizzativo sia ancora limitato all'ambito della comunicazione e affidato a professionisti appartenenti al marketing (63%) e non a figure specifiche come il Digital Officer.
Un dato che sembra sottolineare quanto sul fronte della formazione del personale ci sia ancora da fare, nonostante il 54% degli intervistati ne riconosca l'alto valore: dai questionari si riscontra infatti, che l'ostacolo maggiore all'evoluzione digitale delle organizzazioni, sia la mancanza di competenze digitali (43%).
Sì ALLA DIGITAL TRANSFORMATION. A INVESTIRE SONO SOPRATTUTTO LE GIOVANI PMI
Malgrado le difficoltà, dalla ricerca emerge che la digitalizzazione nelle PMI italiane vive un momento di relativo entusiasmo, con l'86% delle aziende che nel 2017 ha investito una percentuale del proprio fatturato in trasformazione digitale: il 38% del campione ha investito tra l'1% e il 10%, il 18% tra il 10% e il 20%, l'11% tra il 20% e il 30% e solo il 6% tra il 30% e il 40% del proprio fatturato.
In un contesto in cui si percepisce con chiarezza la necessità di aumentare gli investimenti per accelerare il processo di digitalizzazione, dalle interviste si evidenzia un fenomeno significativo. Sono infatti le aziende più giovani, il 53% del campione intervistato, ad investire una percentuale più alta del loro fatturato in digital transformation, rispetto al 47% delle PMI presenti sul mercato da più di 25 anni. Dati che confermano la difficoltà delle aziende non native digitali ad adattarsi ai trend delle tecnologie innovative.
"Il nostro impegno come grande operatore italiano è contribuire allo sviluppo e alla formazione di nuove risorse e di capitale umano con le competenze adatte ad affrontare le sfide della trasformazione digitale – dichiara Fabrizio Paschina, responsabile comunicazione e immagine Intesa Sanpaolo. – Per noi il digitale oggi non solo è la parola d'ordine delle relazioni fra banca e clienti, ma è uno dei pilastri fondamentali del piano industriale 2018-2021. In questo quadro si inserisce anche la nostra volontà di supportare i giovani attraverso percorsi innovativi, offrendo loro gli strumenti utili a competere con i migliori talenti europei".
Secondo Michele Dalmazzoni, Sales Leader Cisco Italia Collaboration & Industry 4.0 "Sempre più le PMI italiane hanno la percezione del fatto che la digitalizzazione sia un fattore di competitività e di trasformazione dei modelli di business e non uno strumento accessorio: per questo oggi più che mai è il momento di aiutarle a fare chiarezza sugli strumenti e sulle opportunità per costruire in concreto percorsi di trasformazione digitale – e questo è il valore aggiunto di figure come i digital officer. D'altra parte, c'è ancora molto lavoro da fare sul tema delle tecnologie abilitanti, sulle competenze e su questi ultimi due punti i vendor possono fare molto, scegliendo di collaborare con le aziende a 360 gradi, proponendo insieme soluzioni e supporto per sviluppare capacità interne, competenze delle persone e reti di relazioni che possano aiutare a sviluppare co-innovazione. È l'approccio che promuoviamo con il nostro piano Digitaliani e che sta funzionando per tante imprese con cui lavoriamo".
Nicola Lanzetta, responsabile Mercato Italia Enel: "La digitalizzazione delle attività e dei processi aziendali offre importanti vantaggi competitivi non solo per le grandi corporate ma anche per le PMI; si tratta di innovazioni che permettono di ripensare e strutturare in maniera completamente diversa le modalità con cui si relazionano con i clienti. L'obiettivo è quello di avere un rapporto diretto, basato sulla fiducia e trasparenza che ponga la persona al centro della relazione. Per questo motivo è fondamentale formare giovani professionisti in grado di sfruttare e cogliere appieno le enormi potenzialità offerte dalla digitalizzazione".
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Il Master in Digital Transformation per il Made in Italy. 18 studenti in aula, 12 settimane di formazione e 6 settimane in 6 distretti industriali d'eccellenza per aiutare le imprese a digitalizzarsi. Sono questi i numeri del Master in Digital Transformation per il Made in Italy che ha preso il via lunedì 5 marzo.
Si tratta dell'unico percorso formativo itinerante che integra 12 settimane di full immersion nelle aule di Talent Garden Calabiana a Milano, il campus d'innovazione più grande d'Europa, a 6 settimane di consulenza presso aziende del Made in Italy distribuite sul territorio. Il tour, che prenderà il via 10 giugno, toccherà 6 città e le rispettive eccellenze: Torino, Padova, Firenze, Bologna, Roma e Napoli. In aula sono state approfondite le tematiche legate ai Big Data, al coding, alla User Experience, all'industry 4.0, alle metodologie lean e al leadership management.
Talent Garden è la piattaforma leader in Europa per il networking e la formazione nell'ambito dell'innovazione digitale. Nata nel 2011 a Brescia, ha l'obiettivo di favorire la crescita di imprenditori, professionisti e aziende di tutte le dimensioni, dalle piccole e medie realtà alle grandi Corporate attraverso la condivisione di spazi, realizzazione di attività di formazione e programmi di networking. Un modello che si è rapidamente esteso in Europa e che oggi ha portato la società ad essere presente in 18 città e 8 Paesi europei diventando leader europeo del suo settore. Questo anche grazie all'entrata nel capitale sociale, due anni fa, di TIP – Tamburi Investment Partners e da alcune importanti famiglie di imprenditori del network TIP.
L'agenzia digitale torinese Wedoo diventa partner ufficiale di Microsoft USA per lo sviluppo di soluzioni per la Realtà Aumentata Obiettivo della collaborazione sarà quello di sviluppare nuovi sistemi di applicazione per gli Hololens, i visori di ultima generazione progettati e realizzati dal colosso di Redmond.
Riparare in remoto da un continente all'altro macchinari complessi di una linea di produzione guidando passo dopo passo un tecnico in grado di visualizzarne in dettaglio ogni componente, effettuare un intervento chirurgico guidati a distanza da uno specialista, ma anche provare "virtualmente" un abito prima di acquistarlo o scegliere il cappello più adatto al proprio viso senza mettere piede in un negozio.
Francesco Bevione, CEO Wedoo per il Nord America, ha presentato alcune possibilità di applicazione della Realtà Aumentata nel corso dell'Open House Event di Microsoft organizzato pochi giorni fa a Detroit, evidenziando come questa tecnologia possa in potenza trovare infiniti campi di applicazione sia nel B2B sia nel B2C, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone e, in ambito commerciale, l'esperienza di acquisto del cliente. Per l'occasione è stato presentato un modello in scala 1:1 di una vettura interamente personalizzabile dall'utente in tempo reale e analizzabile in ogni sua parte, incluso il motore. Si tratta ovviamente solo di un esempio di come questa tecnologia - che risponde sia ai comandi gestuali sia vocali - possa, debitamente applicata, non solo permettere ad un eventuale acquirente di vedere nel dettaglio come potrà essere la sua vettura, ma anche ad un meccanico di essere guidato in una riparazione complessa da specialisti situati dall'altra parte del globo. «La Realtà Aumentata ha delle potenzialità enormi, - dichiara Michele Marchitto, CEO di Wedoo Italia - e, a differenza di quanto si possa pensare, non richiede necessariamente l'impiego di budget stellari. Noi certamente abbiamo clienti come FCA ed ora Microsoft USA, ma anche tante PMI con le quali cerchiamo di individuare le soluzioni tecnologiche più adatte per migliorare il loro modello di business e di comunicazione all'interno di costi accettabili. Il nostro obiettivo è far sì che una tecnologia come quella che stiamo sviluppando con Microsoft USA possa diventare consumer, alla portata di tutti. Il desiderio è quello di creare il miglior connubio fra realtà e tecnologia in modo da dare vita a sistemi integrati di comunicazione e servizi, capaci realmente di migliorare e semplificare la vita delle persone». Secondo Wedoo, il futuro è nella capacità delle aziende di personalizzare al massimo livello il proprio prodotto con costi sostenibili e R/A, V/R, olografia sono tutte tecnologie che potranno aiutare questo processo, senza eliminare posti di lavoro, ma creandone di nuovi o sviluppando nuove competenze. "Avrò sempre bisogno dell'idraulico per riparare il mio lavello - aggiunge Stefano Bozzetta, Chief Creative di WEDOO - ma forse non dovrà più precipitarsi a casa mia la domenica per cambiare una guarnizione. Potrà guidarmi alla soluzione del problema indicandomi il pezzo da sostituire e come farlo, stando comodamente seduto sul divano con il suo tablet in mano, mentre io inforco un bel paio di HoloLens".
About Wedoo Wedoo è una digital company internazionale con sedi a Torino, Detroit, Shanghai. Con un approccio integrato a tutto ciò che è innovation, user experience, creative technology e real time CGI, è da oltre 10 anni specializzata in sistemi evoluti di personalizzazione di prodotto e la piattaforma di configurazione è ad oggi adottata da tutti I brand del gruppo FCA worldwide. Una delle attività centrali di Wedoo è lo studio sul futuro dell'interaction design, progettare interfacce sempre più intuitive in grado di offrire agli utenti esperienze rilevanti e misurabili, in cui la componente tecnologica diventi pressochè invisibile. |
Nell'ultimo report pubblicato da Opensignal, la rete 4G di Vodafone Italia spicca per disponibilità di rete, velocità di download e upload.
Le rilevazioni di Opensignal sono state effettuate nel periodo compreso tra l'1 gennaio e il 31 marzo 2018, durante il quale sono stati raccolti i test provenienti dall'app scaricata su 120.000 dispositivi in Italia, totalizzando oltre 1 miliardo di misurazioni.
Secondo il report, il 4G di Vodafone realizza il migliore risultato per l'accessibilità alla rete, per la velocità di connessione e di download a livello nazionale ed è prima, da sola o a pari merito, per velocità e disponibilità nelle 10 maggiori città italiane riportate.
Riguardo alla disponibilità 4G, Vodafone si posiziona prima garantendo un accesso alla rete 4G dell'84% (+4pp rispetto al report di ottobre 2017 - delta rispetto a Tim > 6pp; delta rispetto a Wind/3 > 16pp).
Ottime anche le performance della velocità della rete 4G dove Vodafone registra un download speed di 33,9 Mbps (+1,6 Mbps rispetto al report di ottobre 2017), superiore ai 32,3 Mbps dei test di OpenSignal (delta rispetto a Tim >5Mbps; delta rispetto a Wind/3 > 18Mps).
Positivi anche i risultati ottenuti sulla velocità di upload in 4G. Vodafone infatti si posiziona prima raggiungendo ben 10,48 Mbps (delta rispetto a Tim >0,8Mbps; delta rispetto a Wind/3 > 0,9Mps).
Link al report:
https://opensignal.com/
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Con Dimension Data e Cisco, la tecnologia anti-bracconaggio prende piede in Africa
Un ulteriore sviluppo a seguito del successo del progetto pilota in Sud Africa che ha consentito di ridurre i casi di bracconaggio del 96%
Milano, 11 maggio 2018 – Le due realtà leader nell'IT a livello mondiale, Dimension Data e Cisco, annunciano oggi di aver ampliato il proprio programma di anti-bracconaggio Connected Conservation in Zambia, Kenya, e Mozambico per continuare a proteggere i rinoceronti e contrastare il bracconaggio che vede vittime un allarmante numero di elefanti nella savana. Il rafforzamento dell'impegno congiunto nasce come evoluzione del successo del progetto pilota che ha visto le due aziende implementare sofisticate tecnologie in una riserva naturale privata situata vicino al noto Parco Nazionale del Kruger, in Sud Africa.
Da quando è stata implementata la tecnologia per il Connected Conservation nella riserva privata, nel novembre 2015, il numero di episodi di bracconaggio dei rinoceronti è sceso del 96% mentre nel 2017, nessun rinoceronte della riserva è stato braccato.
Ogni giorno, centinaia di fornitori e appaltatori, personale, addetti alla sicurezza e turisti entrano ed escono dalle riserve di caccia e dai parchi di tutto il mondo. Le attività umane in questi ambienti spesso non vengono monitorate, considerato che le riserve sono situate in località remote e sono dotate di infrastrutture IT e controllo degli accessi basilari, processi di sicurezza manuali e comunicazioni molto limitate.
"Molte organizzazioni sono impegnate nella salvaguardia delle specie animali a rischio attraverso diverse iniziative reattive, come la decornazione o l'inserimento di sensori nel corno o nello strato sottocutaneo," spiega Bruce Watson, Dimension Data Group Executive. "Tuttavia, queste iniziative non risolvono il problema in quanto quando i ranger delle reserve raggiungono l'animale questo è già stato ucciso o i corni e le zanne sono già stati prelevati."
All'interno del modello Connected Conservation, la tecnologia è stata concepita per proteggere proattivamente questi territori dalle azioni malevoli degli uomini. Gli animali non vengono toccati e vengono lasciati vagare liberamente, mentre l'effetto combinato di tecnologie sofisticate, persone e attrezzature li proteggono."
La visione di Cisco e Dimension Data consiste nel replicare la soluzione in Sud Africa, in Africa e a livello globale per proteggere tutte le specie animali in via di estinzione, tra cui leoni, pangolini, elefanti, le tigri in India e Asia, così come squali e mante oceaniche. Il prossimo progetto è già stato avviato in un parco dello Zambia a cui faranno seguito progetti in Kenya e, successivamente, in Mozambico, con una forte attenzione alla protezione degli elefanti.
Sulla base di quanto emerso dal Great Elephant Census (GEC) del 2016¹, realizzato dalla Vulcan Inc, di Seattle, motore della rete di organizzazioni e iniziative del filantropo e co-fondatore di Microsoft, Paul G. Allen, la popolazione degli elefanti della savana è scesa del 30% tra il 2007 e il 2014, l'equivalente di 144.000 elefanti. Il tasso attuale è dell'8% per anno, principalmente a causa del bracconaggio. In Zambia, il numero di elefanti era pari a 21.758, con un rapporto di elefanti deceduti dell'85% solo nel Parco Nazionale Siomi Ngwezi, del 3% nel resto dello Zambia e notevoli decessi lungo il fiume Zambesi.
¹The Great Elephant Census was a collaboration between Microsoft co-founder, Paul G. Allen's Vulcan Inc – and Elephants Without Borders, African Parks, the Frankfurt Zoological Society, the Wildlife Conservation Society, the Nature Conservancy, the IUCN African Elephant Specialist Group, and Save the Elephants
La ricerca ha anche evidenziato che tra i 4.000 e i 6.000 bracconieri provenivano dalle famiglie situate nella Game Management Areas (GMAs). Questo include i pescatori delle grandi distese d'acqua che attraveresono il parco.
E' stata creata una sala di controllo per l'unità speciale marina in Zambia per monitorare le operazioni attorno al lago e nel parco, mentre un motoscafo per la seconda unità marina verrà impiegato per le intercettazioni dei bracconieri prima che raggiungano gli animali.
Altre attrezzature fornite in Zambia includono:
"Stiamo lavorando anche con le autorità locali dello Zambia e la comunità di pesca per creare un sistema centralizzato di permessi digitali di pesca che potrà monitorare e quindi smascherare i bracconieri che si fingono pescatori," aggiunge Watson.
Karen Walker, Senior Vice President and Chief Marketing Officer di Cisco, afferma che, "Mai come oggi la tecnologia ci permette di cambiare il mondo – non domani, non in futuro, ma adesso! In Cisco la nostra missione è fare la differenza connettendo ogni parte del mondo e proteggendo gli animali più a rischio e vulnerabili attraverso le più recenti tecnologie di connettività.
"La stretta collaborazione con Dimension Data ci ha permesso di realizzare una rete sicura e affidabile che opera 24 ore su 24 all'interno delle riserve in Sud Africa e Africa. Siamo davvero orgogliosi di essere parte dell'estensione del progetto Connected Conservation in Africa, per salvaguardare sempre più specie in via di estinzione."
Watson conclude: "In partnership con Cisco, la nostra visione consiste nell'eliminare tutte le forme di bracconaggio nel mondo attraverso la continua innovazione tecnologica per proteggere sempre più specie a rischio presenti nei diversi paesi.
La tecnologia Connected Conservation include infrastrutture digitali, cloud ibrido, digital workplace e cybersecurity.
Cisco Cisco (NASDAQ: CSCO) è il leader tecnologico mondiale che dal 1984 è il motore di Internet. Con le nostre persone, i nostri prodotti e i nostri partner consentiamo alla società di connettersi in modo sicuro e cogliere già oggi le opportunità digitali del domani. . Digitaliani: l'impegno Cisco per la Digitalizzazione del Paese
Dimension Data Fondata nel 1983, oggi Dimension Data è un leader globale da 8 miliardi di dollari nella progettazione, gestione e ottimizzazione degli attuali ambienti tecnologici mutevoli per consentire ai propri clienti di sfruttare i dati dell'era digitale, trasformarli in informazioni e ottenere una visione chiara. Con sede a Johannesburg e 28.000 dipendenti in 46 paesi, Dimension Data riunisce la migliore tecnologia al mondo offerta dai leader di mercato e dagli innovatori di nicchia – dai servizi di consulenza, tecnologici e di supporto fino a servizi completamente gestiti. Dimension Data è un membro di NTT Group |
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