Ieri, venerdì 15 giugno 2018, Ericsson ha dato il via alle celebrazioni dei primi 100 anni di attività in Italia con un evento riservato agli oltre 3000 dipendenti in Italia e organizzato nel campus di Roma, sede centrale dell'azienda nel nostro paese. La manifestazione è stata arricchita dalla partecipazione di 100 ex dipendenti Ericsson-Fatme, persone che hanno contribuito al successo di Ericsson negli ultimi 5 decenni. Alla giornata hanno partecipato Robert Rydberg, Ambasciatore di Svezia in Italia, Cesare Avenia, manager che ha ricoperto diverse cariche nazionali e internazionali in Ericsson, compresa quella di amministratore delegato, e attuale Presidente della Fondazione Lars Magnus Ericsson, Franco Grimaldi, top manager di lungo corso nel campo delle telecomunicazioni in Italia, e con esperienze in posizioni di vertice in SIP, Omnitel, Wind e Tiscali, Gianluigi Tosato, ex Presidente di Ericsson Italia, Marino Marin, giornalista e scrittore autore del libro sulla storia dell'azienda "La memoria e l'immagine", Alessandro Francolini, direttore generale di Ericsson in Italia e Laura Nocerino, direttore HR di Ericsson in Italia.
Era il lontano 1918, quando Ericsson entrò in affari con la FATME (Fabbrica Apparecchi Telefonici e Materiale Elettrico) che aveva iniziato la sua attività nella periferia di Roma, rilevando un piccolo stabilimento di materiale telefonico creato nel 1912. In Italia vi era 1 telefono ogni 500 abitanti. Da allora l'Italia ha rivestito per Ericsson un ruolo strategico quale centro propulsivo alla guida dell'innovazione per l'intero Gruppo a livello mondiale. È grazie alla passione e alle competenze dei professionisti italiani di Ericsson – e di tutte le società che hanno caratterizzato la presenza del Gruppo in Italia, come FATME, SEI, SET, Sielte, Setemer – che in Italia si sono affermate tecnologie e prodotti fondamentali che hanno fatto e fanno comunicare miliardi di persone. Ricordiamo tra gli altri i telefoni da tavolo in bachelite, le centrali telefoniche automatiche e semiautomatiche, i cavi coassiali, la teleselezione su scala nazionale, le centrali urbane e interurbane crossbar, le centrali a programma registrato AKE, le centrali telefoniche digitali AXE, la prima rete TACS durante i mondiali di calcio del 1990, il GSM, la scheda prepagata ricaricabile, l'UMTS nel 2003 fino ad arrivare ai giorni d'oggi con il 4G. La prossima sfida dell'azienda in Italia e nel mondo si chiama 5G e proprio a fine 2017, grazie ad Ericsson, a Torino è avvenuta la prima dimostrazione pubblica della nuova tecnologia che consetirà di mettere in comunicazione non solo le persone ma anche gli oggetti, abilitando quello che viene definito Internet industriale.
Oggi Ericsson è presente in Italia con sedi a Roma, Milano, Napoli e i tre centri di Ricerca e Sviluppo di Genova, Pagani e Pisa, autori di oltre 600 brevetti negli ultimi 20 anni. Nel nostro Paese Ericsson fornisce tecnologie e servizi ai principali operatori di telecomunicazioni e industrie e collabora con alcune delle più prestigiose università italiane.
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