Menocarta.net - Fattura elettronica: quale futuro per i commercialisti?

FATTURA ELETTRONICA: 400 MILA INOLTRI , PIU' 500% A LUGLIO

"TECNOLOGIA CHE METTE A RISCHIO IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA"

L'allarme è stato lanciato a Roma, nel corso di un incontro organizzato all'Odcec da Menocarta.net. "Più si automatizzano i processi più si rischia che la figura del commercialista non serva più" è stato spiegato. Diversamente, i professionisti che già fanno uso di questa tecnologia e che hanno risposto al #sondaggioMenocarta parlano di risparmi di tempo del 60/70% nell'inserimento della contabilità. 

Roma, 07 ottobre 2014

Concluso il periodo di transizione la fattura elettronica entra nel vivo. Superati entusiasmi e scetticismi a priori è ora il momento di ragionare su numeri concreti. I dati diffusi parlano di un aumento del 500% nel solo mese di luglio delle fatture elettroniche inoltrate alla Pa (143 mila), di un totale di 400mila fatture già presentate in formato digitale dal 6 giugno ad oggi, di 31 mila uffici pubblici iscritti all'Ipa (l'Indice delle Pa), di 12 mila amministrazioni locali che con largo anticipo rispetto all'entrata in vigore dell'obbligo del 31 marzo 2015 si sono già iscritte all'Ipa e di un numero sempre minore di fatture rigettate a causa di errori (il 40% nel mese di giugno, il 28% a luglio e il 19% ad agosto e settembre). 

Ma cosa significa questo nel concreto?

Se le sono chiesti oggi a Roma, alla sede dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, gli oltre cento esperti e professionisti che hanno partecipato all'incontro organizzato dalla rete d'impresa Menocarta.net dal titolo "Fatturazione Elettronica verso la Pa e Conservazione a Norma dei documenti digitali – L'indispensabile ruolo dei commercialisti".  

Quanto emerso parla di un doppio binario che vede da un lato le opportunità offerte da questa nuova tecnologia, dall'altro il rischio concreto di uscire dal mercato per tutti quei professionisti che non si adegueranno il prima possibile. 

"La fatturazione elettronica e la destrutturazione delle attività del commercialista avviata dall'informatica da un lato crea delle opportunità perché offre chance per diventare più competitivi – ha spiegato Andrea Cortellazzo, commercialista partner di Menocarta.net – ma dall'altro può essere anche un problema per la nostra professione. Più ci si spinge verso l'automazione dei processi più è alto il rischio che la figura del commercialista, per quanto riguarda la parte amministrativa e contabile, scompaia. Ci aspettiamo che questa sia una strada di non ritorno nei prossimi anni, con tutte le conseguenze immaginabili sulla tenuta delle figure contabili. Se non c'è determinazione nello svolgere un ruolo chiave come quello di certificatore dei flussi di fatturazione elettronica e di responsabile della conservazione sostitutiva a norma è a rischio la professione". 

Sul versante opposto ci sono i pareri dei professionisti digitali emersi dal  #sondaggioMenocarta lanciato su Twitter nel mese di settembre. I feedback parlano di un risparmio che oscilla tra il 60 e il 70% del tempo dedicato all'inserimento della contabilità. Di fondamentale importanza, per la quasi totalità dei professionisti, risulta poi l'uso delle firme digitali. Non mancano certo le lamentele, soprattutto di piccoli artigiani che, in mancanza di software e commercialisti dedicati, hanno perso il compenso dei propri lavoro. Molti si sono invece auspicati di estendere questa trasparenza di metodo a tutti i settori del pubblico. Altri hanno poi sostenuto come questo adempimento possa essere sfruttato come chance per il rilancio o per aumentare la competitività del proprio studio mentre diversi professioni hanno confermato le stime che parlano di un risparmio economico del 20% del proprio bilancio (80% delle spese per servizi di tenuta contabile e adempimenti fiscali). Altri infine hanno parlato di una rivoluzione dai costi iniziali altissimi ma dagli enormi benefici per la collettività, di un processo che, superate le incertezze iniziali, diventa quasi automatico, di un duro colpo alle banche e di un futuro che purtroppo alcuni clienti percepiscono ancora solo come aggravio.

La conferma arriva anche dai dati emersi da un recente studio della School of Management del Politecnico di Milano che dimostrano che la sola fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione può permettere alle imprese di risparmiare dai 3 agli 8,5 euro per ogni fattura, a seconda della dimensione dell'azienda. In caso di completa digitalizzazione del ciclo (dall'emissione dell'ordine alla fattura, fino al pagamento) i risparmi sono compresi tra i 25 e i 65 euro per singolo documento, grazie all'abbattimento di costi e tempi di stampa, imbustamento, spedizione, archiviazione. A regime, i benefici economici sono stimati in 1 miliardo di euro per il pubblico (17 euro a fattura) e 600 milioni per le imprese.

Numeri e trend che ribadiscono ancora una volta il ruolo centrale che avrà il dottore commercialista nell'immediato futuro. Anche in vista di questo, per governare e non subire i cambiamenti, Menocarta.net ha confermato la sua partnership con l'Osservatorio ICT & Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano e rafforzato la collaborazione con InfoCert, Certification Authority leader di mercato con più di cinque milioni e mezzo di certificati di firma digitale, un milione e quattrocentomila caselle di Posta Elettronica Certificata e circa seicento milioni di documenti conservati in modalità sostitutiva.

Dopo l'Odcec di Roma Menocarta.net farà tappa a Vicenza il 10 ottobre per la prima giornata Adcec del Trivento "Professione e Business: I colori dell'integrazione" assieme al direttore generale di InfoCert Danilo Cattaneo.

La rete d'impresa Menocarta.net è uno dei principali attori che si occupano a livello nazionale di dematerializzazione documentale e conservazione sostitutiva. Nasce nel 2012 da un'aggregazione tra aziende del Veneto, Campania, Lazio e Lombardia. Le otto società che aderiscono alla rete (Si.Ged. @Witness, Ipertrade, Delta Erre Formazione, Technologybiz, Abstract, Kart Consulting e Dap Technology) compongono una rete di filiera "ICT per professional services", che copre tutti gli "step" necessari ai processi di digitalizzazione dei flussi documentali: dalla formazione delle figure di "responsabili della conservazione", all'assistenza dei delegati, fino alla soluzione integrata e completa per il servizio di conservazione a norma nel tempo.