QINTESI S.p.A. (www.qintesi.it), realtà italiana specializzata nel miglioramento dei processi e dei sistemi aziendali nelle aree del CFO e del CIO, ha premiato le migliori idee proposte dal proprio personale nell’ambito del meeting aziendale svoltosi nel mese di maggio. Le aziende ”smart” si fondano su team affiatati, motivati e portatori sul mercato di idee costruttive. Questo lo sa bene Alberto Pogna, Amministratore Delegato di Qintesi. L’azienda nel giro di circa tre anni ha superato i cento dipendenti ed è cresciuta in termini di fatturato e clienti acquisiti. Dietro questa crescita costante c’è una squadra fortemente voluta dal top management dell’azienda che, durante i periodici meeting istituzionali con i propri collaboratori, propone momenti d’incontro con importanti testimonial e istituisce dei premi per le migliori idee che vengono sottoposte a un’apposita giuria interna, per poi essere implementate a supporto del business o a rafforzamento dei processi interni. È il caso del recente meeting Qintesi, svoltosi nel mese di maggio, nel quale il tema della motivazione è stato trattato da Vittorio Munari e, nel quale, è stato inoltre istituito il Qintesi Award 2015.
L’incontro si è infatti focalizzato in parte sul tema della motivazione aziendale, affrontato attraverso un apposito intervento a cura di Vittorio Munari, ex rugbista a 15 (sport di squadra per eccellenza), allenatore di rugby, dirigente sportivo, giornalista e telecronista sportivo italiano. Da parecchi anni Munari è la voce televisiva del rugby Internazionale. Ha scritto per La Gazzetta dello Sport, Il Giornale, Il Corriere della Sera, Il Gazzettino e commentato incontri di rugby per Telecapodistria, Telepiù, Rai e Sky; dal 2014 commenta, insieme ad Antonio Raimondi, le partite del 6 nazioni su DMAX.
Del resto, come sostiene Angelo Amaglio, Presidente di Qintesi, “per lo sviluppo di un’azienda non occorre solo ingaggiare i talenti migliori. Serve anche saperli motivare creando condivisione, trasparenza, rispetto e correttezza, come insegna il codice etico del rugby. Il vero patrimonio aziendale è costituito dalla professionalità e dallo spirito di appartenenza degli individui che vi lavorano”.
Con questo obiettivo, alla ricerca dell’eccellenza e del miglioramento di tutta l’organizzazione, Qintesi ha poi organizzato durante il meeting aperto a tutti i propri collaboratori, anche i Qintesi Awards 2015, fortemente voluti da Angelo Amaglio.
“Abbiamo fatto in modo che singoli individui o piccoli gruppi portassero avanti le proprie idee all’interno di quattro categorie di riferimento – ha continuato Amaglio. – Le aree identificate hanno spaziato dall’individuazione di nuovi prodotti e servizi al miglioramento dei processi interni”.
La “value proposition” è stata poi formulata tramite un documento in cui i partecipanti alla competizione dovevano sviluppare i seguenti punti: formulazione dell’idea, benefici attesi, piano di realizzazione dell’investimento ed effort progettuale di massima.
Ad analizzare le proposte pervenute (ben quattordici!) è intervenuta una commissione composta dal Comitato Direttivo Qintesi e dai manager dei diversi Competence Center. Selezionate successivamente le sei idee più rilevanti, le stesse sono state votate da tutti i partecipanti al meeting.
Vincitori, finalisti e partecipanti sono stati tutti premiati in una “cerimonia” dal clima festoso che ha ulteriormente consolidato la “voglia di esserci”.
“L’investimento sul proprio gruppo di persone – ha concluso Amaglio – resta per noi il punto più importante. E’ ciò che ci differenza sostanzialmente da molte altre realtà aziendali in Italia. Siamo un’unica squadra coesa, costruttiva e sempre più motivata a fare bene in tutte le aree in cui operiamo.
Idee chiare che si sommano a risultati di business importanti e che mettono in luce ancora una volta un esempio di eccellenza italiana nel campo della consulenza a supporto delle Aziende nel miglioramento dei processi e dei sistemi nelle aree del CFO e del CIO.
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