L'integrazione
di nuovi ambienti IT con i data center on-premise e altre installazioni
è necessaria per garantire operazioni IT senza soluzione di continuità, secondo il team di Digital Transformation di Frost & Sullivan
MILANO – 29 settembre 2016 – La graduale migrazione dei data center dai servizi on-premise verso i servizi in hosting come co-locazione, hosting gestito e cloud
è un passaggio importante per l'infrastruttura IT delle aziende, che
porta i fornitori di servizi di data center a espandere la propria
offerta per supportare ambienti ibridi.
Poiché l'infrastruttura IT delle aziende è attualmente un mix di
servizi tradizionali e cloud, i fornitori di servizi devono adattare le
proprie soluzioni per offrire un aiuto tecnico e gestionale per le
configurazioni complesse.
European Data Centre Services Market è una nuova analisi parte del programma IT Services & Applications Growth Partnership Service, che
comprende anche argomenti come: trasformazione dell'infrastruttura
aziendale, software di backup da supporto fisico a virtuale, servizi di
sicurezza gestiti, gestione dei dispositivi mobili, networking definito
dal software e cloud computing.
Per accedere gratuitamente ad una preview della ricerca, si prega di vistare questo link: http://corpcom.frost.com/forms/EU_PR_AZanchi_MBE6_27Sep16
Diversi
fornitori di servizi stanno seguendo diverse strategie. Ad esempio, i
fornitori di servizi di co-locazione indipendenti dal carrier daranno
grande importanza alle interconnessioni. Allo stesso tempo, i fornitori
di hosting tradizionale stanno incorporando capacità di tipo cloud, da
soli o in collaborazione con fornitori di servizi cloud, per rendere
possibili diversi ambienti IT aziendali attraverso i servizi gestiti.
"Già ora, i fornitori di co-locazione stanno stringendo alleanze con i fornitori di servizi cloud per rispondere all'esigenza delle aziende di interconnessioni cloud", afferma Shuba Ramkumar, analista del gruppo Digital Transformation di Frost & Sullivan. "I fornitori di servizi di co-locazione
stanno costruendo ecosistemi cloud per consentire alle aziende di
operare in ambienti IT ibridi. C'è una maggiore attenzione ai modelli di networking privato per offrire un accesso più diretto e aumentare la sicurezza dei servizi di data center."
Anche se l'Europa occidentale è il polo di maggior crescita per la co-locazione e l'hosting gestito
in Europa, l'Europa orientale sta recuperando velocemente terreno con
le tendenze relative al cloud e alle tecnologie di hosting. Si prevede
che il mercato europeo, guidato dall'esigenza delle aziende di
esternalizzare la gestione dell'infrastruttura IT, crescerà da 5,65 miliardi di dollari nel 2015 fino a quota 10,13 miliardi di dollari nel 2020, con un tasso di crescita annuale composto del 12,3%.
Anche il mercato dei servizi di data center continuerà a beneficiare della convenienza di esternalizzare la gestione dell'infrastruttura IT
e della carenza di risorse IT interne alle aziende. L'aumento delle
applicazioni ricche di contenuti e l'attenzione agli strumenti di
analisi di dati e alla distribuzione delle applicazioni porterà le
aziende ad esternalizzare la gestione dell'infrastruttura. Inoltre, la
crescente rilevanza di Internet delle cose richiede robusti strumenti di elaborazione di back-office, che possono essere ottenuti attraverso i servizi di data center.
"Il
mercato dell'hosting gestito è ancora il preferito delle aziende per
applicazioni con un utilizzo prevedibile e che hanno bisogno di server
dedicati per garantire prestazioni ottimali", osserva Ramkumar. "Allo stesso tempo, la tecnologia di virtualizzazione dei server
sta guadagnando terreno, ora che i clienti dei servizi di hosting
gestito investono in server virtualizzati gestiti invece che in server
fisici dedicati nel modello di hosting tradizionale."
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