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martedì 22 settembre 2015

Digital divide tra genitori e figli: urge formazione dei genitori | Report EU Kids Online di Cattolica


22.09.2015


Un nuovo report analizza l'influenza di status socio-economico e educazione sulla mediazione genitoriale
Digital divide generazionale per i genitori con livello di istruzione e status socio-economico inferiori
   
I genitori con un livello di istruzione più basso hanno più probabilità di sperimentare un divario digitale generazionale e di sentirsi meno competenti dei propri figli nell'uso dei media digitali. I loro figli, tuttavia, hanno accesso a una varietà di questi strumenti, inclusi tablet e smartphone. Sono questi i principali risultati dell'ultimo report pubblicato da EU Kids Online in collaborazione con il progetto 'Young children and digital technology' del Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, che ha coinvolto 70 famiglie in 7 paesi europei.

Sono molteplici le pratiche con cui i genitori cercano di regolamentare la relazione dei propri figli con i media: dalle regole, alla condivisone di certe attività online, alla selezione di contenuti positivi. Ora che i bambini vanno online sempre prima, i genitori si trovano a dover mediare l'uso dei media digitali da parte dei più piccoli, adattando le strategie che utilizzano con i più grandi e sperimentandone di nuove.
Status socio-economico più basso non equivale a meno devices.

Lo status socio-economico e il livello di istruzione sono una fonte di diseguaglianza. In particolare, nelle famiglie a basso reddito e basso livello di istruzione - soprattutto se immigrate - si osserva un divario digitale generazionale. Ciò non significa, tuttavia, che le famiglie a basso reddito siano meno dotate di media digitali. Occorre quindi sostenere i genitori che hanno meno familiarità con le nuove tecnologie attraverso specifici interventi formativi. L'analisi rivela anche come in queste famiglie prevalga l'adozione di strategie di mediazione restrittiva, anche perché la mancanza di tempo limita la possibilità di forme di fruizione condivisa dei media. Si osserva quindi una forte ambivalenza nei confronti delle nuove tecnologie, viste sia come un pericoloso sostituto dei tradizionali giocattoli, sia un importante alleato per il futuro dei propri figli.

Al contrario, nelle famiglie con reddito e istruzione più elevati, i genitori cercano di limitare il tempo trascorso davanti allo schermo del tablet o dello smartphone, preoccupandosi di proporre attività offline ugualmente gradite ai bambini e adottando una maggiore varietà di strategie di mediazione, incluse regole precise ma flessibili. Per molti di questi genitori le nuove tecnologie sono parte integrante dell'attività professionale. Se da un lato questo rende le nuove tecnologie una presenza scontata agli occhi dei ragazzi, dall'altro rischia di minare i loro tentativi di promuovere valide alternative all'uso dei media digitali dal momento che i genitori stessi sono sempre online.

"Nelle famiglie a basso reddito in cui i genitori usano internet, smartphone e tablet le differenze rispetto ai genitori di status socio-economico e istruzione alti si riducono, perché i genitori hanno più sicurezza nelle proprie capacità di accompagnare i bambini all'uso dei media digitali. Ci sono meno divieti e più condivisione e insegnamenti", spiega Giovanna Mascheroni, una delle autrici del report.

Tutti i genitori auspicano maggiori indicazioni su come mediare la relazione dei più piccoli con i media digital.

Lo studio evidenzia la necessità di fornire indicazioni e iniziative di formazione/sensibilizzazione ai genitori, in particolare a quelli che si sentono meno sicuri nell'uso delle nuove tecnologie, volte a:
  • Migliorare la conoscenza delle opportunità dei media digitali, anche per i più piccoli.
  • Far conoscere software e app che rendono più sicuro l'uso di smartphone e tablet, e dare indicazioni rispetto all'uso di password e di filtri in famiglia.
  • Sostenere l'acquisizione di competenze digitali di base.
  • Suggerire strategie comunicative per discutere insieme ai propri figli l'uso dei media digitali e promuovere usi condivisi.
Dove vorrebbero trovare queste informazioni? Principalmente a scuola. Le scuole materne e primarie restano quindi un luogo importante per supportare i genitori e aiutarli nel difficile compito di gestire l'uso domestico dei media digitali.
Per più informazioni:

Il report How parents of young children manage digital devices at home: The role of income, education and parental style, di Sonia Livingstone, Giovanna Mascheroni, Michael Dreier, Stephane Chaudron and Kaat Lagae, è online: http://eprints.lse.ac.uk/63378/
Il JRC's report Young Children (0-8) and digital technology: A qualitative exploratory study across seven countries è disponibile all'indirizzo  








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www.CorrieredelWeb.it

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