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mercoledì 28 ottobre 2015

Gli attacchi informatici costano all'economia mondiale più di 300 miliardi di dollari l'anno

Un'impresa su sei ha subìto un tentativo di attacco informatico

Milano, 28 ottobre 2015È di oltre 315 miliardi di dollari* – secondo l'ultimo International Business Report di Grant Thornton – il costo annuo, a livello mondiale, degli attacchi informatici: dalle interviste condotte emerge inoltre che, nel corso degli ultimi 12 mesi, un'impresa su sei abbia subito un attacco informatico.

Il 15% degli imprenditori dichiara di aver affrontato un attacco informatico nel corso dell'ultimo anno, anche se le imprese dell'Unione Europea (19%) e del Nord America (18%) sono state prese di mira maggiormente.

L'IBR stima che gli attacchi informatici siano costati negli ultimi 12 mesi alle imprese dell'area Asia - Pacifico 81 miliardi di dollari, mentre alle imprese nell'UE 62 miliardi di dollari e in Nord America 61 miliardi di dollari.
In tutto il resto del mondo ha portato a 110 miliardi di dollari di ricavi persi.

«Gli attacchi informatici costituiscono una crescente minaccia – commenta Stefano Salvadeo, Partner di Bernoni Grant Thornton – non solo per il costo finanziario, ma anche per i possibili danni che potrebbero generare in termini reputazionali, laddove riuscissero a minare la fiducia dei clienti. Nonostante ciò, quasi la metà delle imprese manca ancora di una strategia per affrontare la minaccia informatica. Le aziende non possono permettersi di essere in ritardo su questa minaccia. Gli attacchi cibernetici, infatti, possono colpire senza preavviso e, talvolta, senza che la vittima ne sia immediatamente consapevole

La ricerca di Grant Thornton rivela che il settore più a rischio di attacchi cibernetici è quello dei servizi finanziari (il 74% delle imprese dichiara che è una minaccia). Laddove le imprese stanno sviluppando strategie di sicurezza cibernetica, il motore principale è la richiesta dei clienti (44%), mentre il 42% delle aziende ha attuato una strategia a causa di un uso crescente di sistemi di automazione e di altre tecnologie emergenti, che potrebbero lasciare esposti d attacchi cibernetici.

«Molti degli autori degli attacchi cibernetici – prosegue Stefano Salvadeosono complesse organizzazioni criminali, molto esperte e munite di risorse. Considerato che la digitalizzazione del business prosegue nella sua corsa, è vitale che le imprese prendano la minaccia cibernetica molto seriamente, nel momento in cui i criminali provano a colpirli. In caso contrario, il rischio è che gli attacchi cibernetici continuino ad aumentare di frequenza e intensità.

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